di Claudia Lentini
Presentato il cartellone dell’estate santagatese che, nonostante le esigue risorse economiche, offre una varietàdi spettacoli in grado di accogliere tutti i gusti.
“La completa gratuitàdi tutti gli spettacoli caratterizza il cartellone delle manifestazioni dell’estate santagatese 2009. Seppur con risorse limitatissime siamo riusciti a costruire una buon numero di eventi e manifestazioni che si protrarranno fino a settembre. Teatro, cinema all’aperto, musica, sport, eventi per i più piccoli, ma anche cultura, mostre di pittura, scultura, presso il Castello Gallego†è la dichiarazione del neo assessore alla cultura Antonio Scurria, le cui linee guida sono evidenti fin dalle prime battute, qualitàe coinvolgimento delle risorse creative del territorio, un prezioso “capitale sociale†da spendere, stimolare ed implementare. L’estate santagatese, era stata di fatto inaugurata dal concerto di Francesco Cafiso, stella mondiale del sassofono, voluto fortemente da Antonio Scurria che, ha incontrato la disponibilitàdella Provincia Regionale di Messina, sia sul noto jazzista che su Nino Frassica: “Un ringraziamento particolare va al Presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto, che ha regalato al Comune di Sant’Agata Militello, la possibilitàdi realizzare un grande evento jazz, con il notissimo Francesco Cafiso, nonché uno spettacolo musicale con Nino Frassica fissato per il prossimo 14 agostoâ€Â.
Scorrendo il cartellone salta agli occhi come, il Comune santagatese, sia riuscito a mettere insieme la creativitàdel territorio, associazioni, locali balneari, radio, singoli artisti, che hanno risposto con entusiasmo alla richiesta di collaborazione, unitamente ai big dello spettacolo. Un segnale chiaro di fiducia che certamente Scurria non mancheràdi cogliere ed implementare nel corso del suo mandato politico. Una cittàcome Sant’Agata Militello merita, per le risorse culturali che possiede, sia in termini umani che di strutture storiche, di dar respiro alla propria voglia di fare, incontrando sì il maggior numero di esigenze culturali ma senza per questo rinunciare alla qualitàdelle performances offerte, auspicabile poi, anche una seria programmazione delle risorse a livello regionale.