I “MIRACOLI” PROMESSI DAL SINDACO? IL PAESE LI ASPETTA. INTANTO C’È IL FANGO, CHE GLI TORNA PUNTUALMENTE IN FACCIA. Esordisce così il documento sottoscritto oggi da Catia Giuliano; Melina Fasolo; Michela Maurotto e Michelangelo Di Nunzio mentre il sindaco va avanti con il programma delle manifestazioni natalizie, tra novene, cortei e nuove aspettative.
I consiglieri del Gruppo “IMPEGNO IN COMUNE” sottoscrivo un documento politico duro e spigoloso, facendo immediatamente dimenticare l’attimo nel quale durante la campagna referendaria Germanelli e Cortolillo, erano insieme sul fronte del SI.
E così se per Franco Cortorillio il filo conduttore del Natale 2016 vuole essere proprio quel “Sant’Angelo – paese –presepe”, come descritto nei versi di Anita Saitta teso anche all’abbellimento dei luoghi, a stimolare la partecipazione e la promozione a tutto tondo del Natale a Sant’Angelo, l’opposizione consiliare non perde tempo per sferrare un attacco durissimo centrato sulla refezione scolastica richiamando quanto avvenuto anche nel consiglio comunale dell’8 novembre.
“Quando si cerca di gabbare i cittadini con notizie non veritiere, tendenziose e insinuanti, si fanno figure barbine” – affermano i consiglieri comunali, che aggiungono – “Sin dall’inizio dell’anno scolastico, l’Amministrazione ha dato a bere ai cittadini, ed in particolare ai genitori, che i locali del centro cottura della mensa scolastica versassero in condizioni igieniche disastrose, che necessitavano di improcrastinabili lavori di adeguamento e che mancasse “persino” l’Autorizzazione sanitaria”.
Dichiarazioni che, dicono “hanno creato non poco scompiglio nei genitori inermi i quali, giustamente preoccupati per la salute dei propri figli, e disconoscendo quella che è la reale situazione e la normativa, hanno creduto alle parole di chi, strumentalmente e solo per fini di vendetta politica, rappresenta, solo per sbaglio, la massima Istituzione locale”.
Un documento infarcito di accuse, precisazioni, puntualizzazioni, che parla di “manifesta incapacità amministrativa” e di “ignoranza delle più elementari norme del buon amministrare e del rispetto delle Istituzioni” dove c’è l’invito a “cambiare modo di operare”.
Di certo il clima politico non è quello di un “volersi bene” natalizio.
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