SANT’ANGELO DI BROLO – Il sindaco Caruso chiede più fondi per gli eventi alluvionali
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SANT’ANGELO DI BROLO – Il sindaco Caruso chiede più fondi per gli eventi alluvionali

basilio_caruso_263_x_350Riceviamo e pubblichiamo la richiesta da parte del sindaco di Sant’Angelo di Brolo,  Basilio Caruso, di incremento dei contributi straordinari per i comuni colpiti da eventi calamitosi. Di seguito il documento.

Sant’Angelo di Brolo, 10 marzo 2010

Prot. n. ________

On.le Presidente della Regione
PALERMO

On.le  Assessore regionale delle
Autonomie locali e della Funzione pubblica
PALERMO

Spett.le Direttore del Dipartimento regionale
della Protezione civile
PALERMO

Oggetto: contributo straordinario per i comuni con popolazione non superiore a 10.000 abitanti, colpiti da eventi calamitosi (art. 76, comma 4, della legge regionale 2/2002, integrato con l’art. 64, comma 7, della legge regionale 4/2003 e modificato dell’art. 127, comma 47, della legge regionale 17/2004). 

On. le Presidente, On. le Assessore, Sig. Direttore,
l’Amministrazione regionale, tramite l’ex Assessorato per la Famiglia, le Politiche Sociali e le Autonomie locali, nel corso degli anni, in applicazione delle norme citate in oggetto, ha finanziato piccoli progetti per la realizzazione di opere a tutela del territorio. Nel 2007 ha concesso un contributo di 80 mila euro per comune, a cui si è aggiunto il 20 per cento a carico dell’Ente locale, nel 2008 l’aiuto è stato ridotto a 70 mila, nel 2009 a 58 mila. Tutto questo in virtù di una contrazione graduale dello stanziamento complessivo.
Pur non trattandosi di finanziamenti milionari, con quelle somme è stato possibile fare importanti interventi di raccolta e regimazione di acque meteoriche, realizzazione di canaloni e altre opere a tutela delle campagne, che nella quasi totalità dei casi, si sono rivelate fondamentali a preservare porzioni significative di territorio, abitazioni ed altre importanti infrastrutture.
La riduzione di quella tipologia di stanziamenti, va in controtendenza rispetto al consolidamento di una politica di tutela delle aree a rischio, che, invece, meriterebbe risorse di gran lunga superiori. 
Tutto ciò premesso, è auspicabile incrementare, in maniera considerevole, le somme finalizzate a quel tipo di opere, nella consapevolezza che, investendo in prevenzione, oltre a dare sicurezza ai cittadini e preservare infrastrutture, si possono risparmiare milioni di euro per interventi a posteriori, che dovranno essere realizzati per riparare i danni che si producono. Questo anche alla luce dei fenomeni disastrosi che si sono verificati nel 2009 e nei giorni scorsi, che hanno messo in ginocchio diversi comuni, in particolare Sant’Angelo, ricadenti nel comprensorio dei Nebrodi.
Cordiali saluti.
Basilio Caruso

10 Marzo 2010

Autore:

admin


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