SANT’ANGELO DI BROLO – Quella strada chiusa avvolta dal silenzio che a volte diventa vociante
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SANT’ANGELO DI BROLO – Quella strada chiusa avvolta dal silenzio che a volte diventa vociante

Una strada chiusa, un paese bloccato, e una serie di voci si alzano per denunciare la situazione critica che sta vivendo Sant’Angelo Di Brolo. Carmelo Lenzo, fotoreporter del luogo (la foto é sua a corredo del post su fb), ha dato il via a una serie di testimonianze che mettono in luce le difficoltà che la comunità sta affrontando a causa di un cantiere rimasto in sospeso. Ed il dibattito è aperto.

dopo il post di Carmelo Lenzo 

Sulla strada in questione, (opera che bisogna dire é attesa da decenni ed ultimata sarā vitale per il paese ) oltre a Carmelo Lenzo, ci sono gli interventi, sui social, vari cittadini, rappresentanti della società civile, dipendenti comunali e commercianti

Eccone alcuni.

Paola Caruso, laureata e docente di lettere, ha dichiarato: “Un’opera iniziata, di cui non si conosce una data di conclusione e che ha obiettivamente ucciso un paese, tutto questo nel silenzio tombale più assoluto delle istituzioni. Tra l’altro, la strada di uscita secondaria (zona San Filippo) è pericolosissima, soprattutto quando piove ed è anche piena di buche. Possibile che nessuno se ne renda conto? Boh”.

Marilena Ioppolo, laureata in psicologia e residente a Sant’Angelo, aggiunge: “Non solo è pericolosa, ma il transito di due macchine è in alcuni tratti impossibile. Per cui si è costretti a fare manovre. E, per non avere perdite di tempo, immagino che molti preferiscano evitare di percorrerla”. Le testimonianze, sui social, continuano con Maria Lenzo, funzionaria comunale che punta l’indice su quelle che giudica carenze strutturali, pochi operai, mezzi inadeguati ma soprattutto sulla mancanza di certezze: “se proprio lo vogliamo dire quando si assegnano i lavori importanti per la vivibilità di un paese, bisogna avere scadenze certe”.

Il coraggio di denunciare

Giuseppina Laguidara, giornalista e anche lei dipendente del comune,  si complimenta con Carmelo Lenzo per il coraggio di denunciare la situazione: “Mi congratulo con chi ha il coraggio, in questo caso Carmelo Lenzo, di scrivere mettendoci la faccia e la firma. Senza codardia o ipocrisia di sorta. Attirandosi anche eventuali nemici. Una domanda, tuttavia, mi sorge spontanea e sarò schietta come da mia indole, tenendo in conto le possibili conseguenze e tutte le antipatie e/o inimicizie del caso: come mai ha dovuto segnalare, con tanto di foto, un semplice cittadino titolare di un’attività commerciale, esponendosi più del dovuto, nel silenzio omertoso di chi è preposto al ruolo di vigilanza e di controllo? E sono in tanti, in primis mi riferisco a tutti i consiglieri comunali, soprattutto chi ha avuto il ruolo di minoranza per mandato elettorale.

E la burocrazia? E tanti altri ancora. Un paese non cresce cosi ma si impantana. Un finanziamento di un” opera così importante non può diventare una disgrazia sol perché non vi è buonsenso, tempistiche e quant’altro. I lavori si programmano e pianificano prima di iniziare. Poi, ovviamente, come in tutte le cose, può accadere l’ imprevisto, ma certamente non può diventare la consuetudine. Il confronto civile serve a migliorare e far crescere un paese per evitare danni, a volte irreparabili”.

I commenti sui social sono tanti e vari. Cettina Girbino, commerciante, esprime le sue preoccupazioni: “Quando completeranno i lavori le nostre attività, ahimè, saranno chiuse”.

La voce dei cittadini si alza

Arcangelo Stancampiano, commerciante e insegnante, dichiara: “Condivido pienamente. Non c’è consapevolezza dei disagi che, ormai da più di un anno, tutto il centro sta attraversando con questo blocco. Mi auguro che le autorità competenti chiedano all’impresa esecutrice di impegnarsi per far riprendere al più presto il transito almeno con senso unico alternato”.

Vittorio Ballato, artista, aggiunge una nota di critica: “Se fossi stato in voi commercianti del luogo sarei già sotto il comune con un forcone… Ma l’arte della ribellione ormai è placata”.

Danilo Anfuso, ristoratore, fa notare la necessità di aggiornamenti costanti: “Carmelo, non è che puoi scrivere tutte le settimane perché non se ne erano accorti che i lavori erano fermi… hai visto che hanno riaperto tutto in tempi velocissimi. Ricordati quindi lunedì prossimo di scrivere aggiornamento sui lavori così il comune in caso provvede. Non è colpa loro”.

Francesco Faranda, voce del popolo, propone un incontro pubblico: “Ci vorrebbe un incontro pubblico, ditta, amministrazione e cittadini, per dare tempistiche veritiere a tutti, ma soprattutto ai commercianti che ne stanno pagando le conseguenze!”.

Le richieste di chiarezza e azione

Gabriele Taviano, consulente di sicurezza sul lavoro – di fatto vicino alla minoranza consiliare – sottolinea l’azione dell’opposizione: “Ad onor di cronaca segnalo che, il gruppo MPS ha rivolto a questa amministrazione due interrogazioni: la prima chiedendo ed ottenendo che le attività che avessero subito un danno economico dovuto alla chiusura della strada, ricevessero un contributo per mitigare le perdite, la seconda chiedendo una serie di informazioni circa il cronoprogramma dei lavori, lo stato di fatto, il perché di tutto questo ritardo ecc…”

Insomma su quella strada chiusa,  e non sull’opera in se stessa, – al di là del risultato finale quando sarà completata sarà per la vivibilità del pase – in maniera bipartisan, il paese si lagna sull’andamento dei lavori: blocca l’economia locale, crea disagi. Dopo il post di Lenzo di un colpo la comunità di Sant’Angelo Di Brolo sembra unirsi nella richiesta di chiarezza, trasparenza e azione immediata da parte delle autorità competenti. Dal suo canto l’amministrazione locale si é più volte attivata per fare accelerare ai lavori, pensando, con i ristori, pure di alleviare i disagi commerciali.

25 Gennaio 2024

Autore:

redazione


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