Tre comunicati, quelli di Basilio Caruso, di Emanuele Prestipino\Francesco Paolo Curtolillo e di Pippo Palmeri stigmatizzano il momento, non in perfetta sintonia con il clima di pace e serenità che dovrebbe infondere il Natale, che si respira a Sant’Angelo di Brolo. Per leggerli tutte tre…
Primo comunicato
Bel modo di fare gli interessi del paese! E dire che proprio loro, per anni avevano auspicato l’accensione di un mutuo per realizzare quel tratto di condotta. Cosa non fatta fino ad ora dall’Amministrazione, perché ha dato priorità alla ricerca di finanziamenti esterni e perché non aveva la certezza del risultato che avrebbe prodotto il riaccertamento dei residui. Oggi è stata assunta questa decisione perché, per il momento, almeno nel breve periodo, non si intravedono possibilità di ottenere stanziamenti per questa linea di interventi. La convinzione è maturata anche per l’incoraggiamento conseguente al riaccertamento positivo, dal quale è emerso che i residui sono attivi e superano il milione di euro. La stragrande maggioranza dei comuni i mutui dovrà contrarli per pagare i debiti risultanti dal riaccertamento. Noi li facciamo per realizzare tre importanti opere pubbliche al servizio dei cittadini (quello per le strade era stato già deliberato).
Tornando alla Minoranza, non è facile trovare una spiegazione razionale ai suoi comportamenti e sulle tesi che cerca di sostenere. Qualche altro esempio si può fare a proposito della gestione dei servizi di igiene ambientale. A loro dire, bisogna migliorare la qualità del servizio (su questo siamo tutti d’accordo), aumentando il personale in atto utilizzato, e riducendo contestualmente le tariffe. È come dire che accelerando, la macchina consuma meno carburante, oppure che aumentando il riscaldamento, diminuiscono i consumi di combustibile. Perché non hanno presentato un emendamento di modifica al piano finanziario, dicendo dove avrebbero preso i soldi? Probabilmente Di Nunzio, per la verità in questo ha anche l’aiuto di qualche sapientone non del suo Gruppo, avrà la formula magica, perché solo con qualche magia si potrà ottenere questo risultato. Come possono aumentare le prestazioni, riducendo i costi? Non si verifica l’esatto contrario? E’ un fatto matematico. Ma Di Nunzio ha detto che non teme di essere smentito e, quindi, anche la matematica per lui sarà diventata un’opinione. Oppure sapranno fare miracoli. E loro di miracoli, negli anni, ne hanno fatto veramente tanti. Questo ormai è certo. E i cittadini se ne sono accorti. Cose incredibili!
Ma possibile che non si rendono conto che ogni persona ha un cervello e lo utilizza? Mi chiedo: ma nella vita extrapolitica fanno la stessa cosa, oppure queste fandonie le raccontano solo quando svolgono ruoli politici e istituzionali? In entrambe i casi, tale condotta è deprecabile. In politica, andrebbero trasferiti i valori e le competenze che si hanno nella vita privata (onestà, saperi, imparzialità, correttezza, solidarietà, etc). Invece, a quanto pare, secondo alcuni può essere detto tutto, e il contrario di tutto.
Questo modo di fare, negli anni ha portato alla degenerazione totale del rapporto tra elettori ed eletti, con la conseguente sfiducia assoluta da parte dei cittadini che, presi dalla rassegnazione, in maggioranza non vanno più neppure a votare. E se sono questi gli esempi che si danno, fanno bene a non volerne sapere più di politica, né di interessarsi della vita pubblica. Preferiscono subire passivamente. Ed hanno ragione!
secondo comunicato
IL BULLISMO POLITICO CONTINUA…
Mi sento obbligato a rispondere per il rispetto che nutro verso i miei elettori e i cittadini e per lo sconcerto che ho provato dopo avere ascoltato l’intervento del Germanelli nell’ultimo Consiglio Comunale. Costui si atteggia ad un vero bullo politico, continuando a vomitare veleno e menzogne nei miei confronti. Ricordo che nel 2011 sono stato tra i primi eletti in Consiglio, carica che ho lasciato per fare l’ assessore, ruolo conquistato sul campo con il consenso di molti cittadini.
Oggi, invece, alla luce delle angherie e dei maltrattamenti subiti, non commetterei mai più il grave errore di fare l’assessore con un Sindaco come Caruso. Faccio questa considerazione perchè i miei tre anni di amministratore sono stati davvero un inferno; nonostante il mio forte e continuo impegno, venivo sempre discriminato rispetto agli altri, con un continuo ridimensionamento delle mie funzioni ed inconcepibili prevaricazioni per annullarmi e ridurre al minimo il mio ruolo. Sin dai primi mesi ho toccato con mano quale fosse il perverso disegno che architettato da chi è sempre stato, da circa un ventennio, il vero artefice di tutti gli intrighi politici.
Da subito è stata messa in atto una perversa strategia, mirata all’isolamento del nostro gruppo, che rappresentavo in Giunta, e questo è stato il vero motivo per cui sono diventato il primo bersaglio da colpire insieme a chi mi stava vicino. La mia “decapitazione” era stata preannunciata, ancor prima che avvenisse, nelle piazze e nei bar dal solito personaggio che ha sempre fomentato e gettato fango su chi non ritiene utile al suo personale progetto politico. Il protagonista principale dell’operazione di espulsione del nostro gruppo è stato proprio il ventennale assessore con il vizio dell’insulto, che si permette di salire sul pulpito per giudicare gli altri, ergendosi a giudice della moralità senza avere nessuna carta in regola, e si consente addirittura di entrare nell’inviolabile privacy altrui senza guardare mai la propria gobba.
Egli pensa di poter screditare la gente perbene utilizzando la sua viscida ironia per spostare l’attenzione dei cittadini, tentando con provocazioni varie di offendere l’intelligenza delle persone e di calpestarne anche la dignità personale. Nei miei confronti sono state usate volgari strumentalizzazioni, con una campagna diffamatoria intrisa di calunnie di ogni genere, strumentalizzando in modo meschino i rapporti con persone a me vicine. Personalmente non ho mai privilegiato o favorito parenti e affini. Infatti, non ero io a dovermi astenere dal presenziare alle delibere di Giunta ma altri, probabilmente sottoposti a conflitti di interesse, anche se poi c’è stato chi ha fatto strumentalmente il conto delle mie assenze – peraltro più che giustificate – e mai, come richiesto più volte dal nostro gruppo, quello di tutti gli assessori nell’arco degli anni.
La mia vita testimonia che ho sempre pensato alla politica come servizio e non per servirmene. Sempre lo stesso personaggio, nell’ultimo consiglio comunale ha continuato a sparlare di me, facendo riferimento alla mia delega ai Lavori Pubblici.
Oggi posso affermare, senza paura di essere smentito, che non mi è stata data mai la possibilità di esercitare quella delega, perchè i Lavori Pubblici erano esclusivo appannaggio del Sindaco e del suo Vice, che hanno continuamente interferito sulle mie deleghe. Tutto era artatamente “blindato” e occultato per non farmi operare, al punto che anche le risorse finanziarie destinate alle mie deleghe venivano ridotte sempre più, tant’è che dovevo fare i salti mortali per raggiungere taluni obiettivi.
I risultati da me ottenuti sono sempre stati oscurati e non pubblicizzati, senza mai riconoscermi alcun merito, dall’omologazione del campo sportivo, dopo circa trent’anni, alla presentazione di vari progetti a tutto il resto, passando per le molteplici manifestazioni e attività sportive e ricreative, il cui successo paradossalmente veniva riconosciuto dagli avversari politici e mai dai miei alleati. Vale per tutti il fatto che, nonostante detenessi anche la delega alla Trasparenza amministrativa, non mi veniva trasmesso alcun atto e se eventualmente da me richiesto era considerato quasi un reato o un’intromissione indebita. Quello che ho potuto realizzare durante il mio mandato è stato quasi miracoloso, perchè tutto veniva censurato e non mi veniva passata nemmeno la posta del mio assessorato. Mentre ero l’unica vittima di tutte queste discriminazioni politiche, persino i burocrati di alcuni uffici strategici contavano più di me e potevano surrogare il mio ruolo, operando sotto le direttive del Capo e del Vice, con l’obiettivo di alimentare un sistema politico – clientelare che doveva portare acqua solo al loro mulino.
Ci vuole davvero una grande faccia tosta per continuare a seminare falsità, facendo passare tra la gente il messaggio che da assessore ai Lavori Pubblici in tre anni avrei potuto fare quello che altri, in molti più anni, non sono stati capaci di realizzare, pur sapendo che come gruppo eravamo in netta minoranza – due consiglieri e un assessore – e che tutto passava sempre a colpi di maggioranza, in barba a qualsiasi principio di collegialità e democrazia. Ribadisco a chi tenta ancor oggi di denigrarmi di guardare ai veri problemi dei nostri cittadini, senza utilizzare più pesi e più misure e costringerli poi a rivolgersi alle Autorità Competenti per far valere i loro diritti o anche solo per difendersi. Ritengo che sarebbe giusto amministrare la cosa pubblica con senso di giustizia sociale, legalità e trasparenza, bandendo privilegi per amici, parenti e affini. Sono queste le cose che contano e di cui ha bisogno Sant’Angelo. La politica deve essere una cosa seria ed è fondamentale praticarla con onestà, senza secondi fini, facendo esclusivamente l’interesse della collettività.
Sant’Angelo di Brolo, 19 dicembre 2015
F.to Pippo Palmeri
Terzo comunicato
Ai Cittadini
Al Presidente del Consiglio Comunale
A tutti i Consiglieri Comunali
Al Segretario Comunale
S E D E
Noi sottoscritti Consiglieri Comunali di opposizione del gruppo “Rinascita Santangiolese” Francesco Paolo Cortolillo e Emanuele Prestipino protestiamo vibratamente e denunciamo ancora una volta il modo scorretto e inadeguato di presiedere i lavori del Consiglio Comunale da parte del Presidente Bonina.
Egli non perde mai l’occasione di mortificare il ruolo dei Consiglieri Comunali di opposizione assumendo atteggiamenti tracotanti, settari e discriminatori che denotano livore e mancanza di rispetto per la dignità personale e politico-istituzionale di chi esercita per volontà popolare il proprio mandato.
Sono ormai innumerevoli gli atti gravi compiuti dal Bonina, al quale la volontà popolare aveva consegnato il ruolo di oppositore, autoproclamatosi poi Presidente con il suo voto determinante e con la spregiudicatezza ribaltonista di 7 Consiglieri di maggioranza, con un cambio di casacca degno del più becero trasformismo, dopo essere stato per ben 4 anni il vice – capogruppo di opposizione e l’avversario più critico e tenace dell’attuale Amministrazione.
Da quando è stato folgorato dalle sirene del potere, l’attuale Presidente, assumendo comportamenti arroganti e autoritari, ritiene di non dovere assoggettarsi alle leggi e ai regolamenti, forte di essere sostenuto e osannato dal coro di alcuni amministratori, i quali da ospiti nel civico consesso sono divenuti i veri padroni del Consiglio Comunale, che senza provare alcun rossore si sentono addirittura inorgogliti e soddisfatti per il turpe inciucio realizzato.
A riprova di quanto affermiamo, nell’ultima seduta consiliare, durante il dibattito sul mutuo, mentre l’Assessore e il Sindaco hanno potuto parlare per ben 30 minuti ciascuno con il beneplacito del Presidente, comiziando a loro piacimento, al Consigliere Cortolillo sono stati concessi, guarda caso, soltanto 5 minuti. Anche in questa occasione, come in tante altre, è apparso evidente che l’obiettivo di chi presiede il Consiglio è di soffocare la libertà di espressione e di pensiero dei Consiglieri che si oppongono a questo regime dittatoriale. E’ questa dunque la famosa “imparzialità” sbandierata dal Signor Bonina quando sedeva sui banchi dell’opposizione?
Questo ultimo episodio rende sempre più palese che nell’attuale Consiglio Comunale non esiste più alcuna agibilità democratica e si è toccato il fondo anche quando, come in altre occasioni, si è andati oltre il limite della civile convivenza, sfoggiando atteggiamenti violenti e inqualificabili, che denotano un clima torbido di provocazioni continue nei nostri confronti.
Vi è poi un assoluto disprezzo per le più elementari regole della democrazia, come ad esempio convocare le sedute di Consiglio Comunale senza consultare almeno i capigruppo per concordare le date possibili.
Nel Consiglio Comunale di questa sera è assente il nostro capogruppo Prestipino perchè impossibilitato a parteciparvi per motivi personali. Eppure nessuno si è chiesto se sia stata concordata la data del Consiglio, come sarebbe stato giusto, per consentire la massima partecipazione possibile alle deliberazioni. Il Presidente Bonina, infrangendo le leggi e i regolamenti, ha anche instaurato il deprecabile malcostume di non tenere le riunioni di pre-consiglio, strumento di importanza fondamentale per informare i singoli consiglieri. Ma, la spregiudicata arroganza dell’attuale Presidente emerge tutta quanta nel suo squallore con l’ ultimo capolavoro politico, costituito dalla revoca della diretta streaming ai santangiolesi Antonio e Carmelo Siragusano, immotivato e indecente perchè ha offeso e mortificato nella dignità personale dei giovani, artefici di una grande innovazione per il nostro paese, che tanti consensi ha riscosso tra la gente e ai quali rinnoviamo la nostra stima e rivolgiamo un sentito ringraziamento.
Respingiamo il modo barbaro e indecente della maggioranza di trattare taluni giovani che svolgevano con passione, competenza e disinteresse un pregevole e qualificato servizio per la collettività, forse colpevoli solo di essere libere menti pensanti, non asservite al potere dominante. Fortunatamente però la stagione dei ribaltoni, degli inciuci e degli inganni politici sta per terminare. Saranno finalmente solo i cittadini a giudicare e ad emettere il loro insindacabile verdetto, che noi abbiamo sempre rispettato e sempre rispetteremo qualunque esso sia.
Sant’Angelo di Brolo, 18 dicembre 2015
F.to: I Consiglieri di Rinascita Santangiolese
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