“E’ difficile dimenticare magistrati integerrimi come Pietro Scaglione, che spese tutta la sua vita di giudice contro le cosche mafiose e che da queste venne infangato anche da morto, con la complicità di alcune malelingue istituzionali”.
Così *Sonia Alfano*, presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, ha voluto ricordare il sacrificio del procuratore di Palermo, Pietro Scaglione, assassinato in via dei Cipressi a Palermo il 5 maggio 1971.
“Voglio ricordare con forza – aggiunge Sonia Alfano – che dopo la sua morte furono diffuse ad arte alcune insinuazioni circa una sua collusione e disponibilità a chiudere gli occhi su alcune inchieste: voci smentite da sentenze e dai pentiti che definirono tutti Scaglione ‘nemico giurato della mafia’. Oggi noi abbiamo il dovere di vigilare sul suo ricordo e sulla sua memoria – conclude – ed impedire che le menzogne vengano tramandate alle nuove generazioni”.
Cronaca Regionale