Da oggi, alle ore 13,12, chiusa, anzi soppressa, sine die, l’attività dei due presidi sanitari all’interno dell’ospedale pattese.
La motivazione, in una stringatissima nota, siglata dal Dirigente del Distretto Sanitario di Patti è racchiusa in un enigmatico, che potrebbe dir tutto o assolutamente nulla “motivi di sicurezza e motivi logistici”.
Di certo il presidio ambulatoriale era ed è stato un punto di riferimento importante per una vasta utenza del comprensorio, che comunque non ha mai avuto una vita serena, tra le tortuosità spesso inspiegabili ai più, della burocrazia e della stessa operatività.
Ora, ma è tutto da definire, l’inghippo passa su dove poteva essere trasferito il presidio per dar spazio, nelle stanze che occupava, ad altre attività sanitarie legate all’emergenza coronavirus.
Le attività sospese potrebbero trovare spazio i locali dell’ex Inam… ma perplessi restano anche gli stessi medici sulla loro funzionalità in tale sede.
Di fatto oggi – alle 13 e dodici minuti – si è registrata l’indisponibilità dei locali che avevano ospitato i presidi.
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