Non poteva avere un epilogo migliore la prima giornata azzurra nella 73esima edizione dei mondiali in corso di svolgimento al “Palaghiaccio” di Catania: dopo la “cannibale” Valentina Vezzali nel fioretto femminile è stato il campione olimpico ad Atene 2004 Aldo Montano, a festeggiare il primo oro mondiale della carriera, che ha superato in una finale al cardiopalmo il tedesco Nicolas Limbach per 15 a 13 e urla al cielo la vittoria voluta, cercata e conquistata con una grandissima prova d’orgoglio nonostante il grave infortunio al polpaccio che lo ha accompagnato per tutta la gara.
“Sono contentissimo, non ci credo nemmeno. C’era un punto interrogativo, ho fatto una grandissima gara. Non mi sento il più forte ma uno dei più forti– spiega lo sciabolatore livornese – che un giorno può vincere ed un altro perdere. Sono stracontento, sono riuscito a vincere un’Olimpiade, un Mondiale ed un Europeo.
Ero finito? Lo dicevate voi giornalisti. Il fatto è che la vita di un atleta ha alti e bassi. Ho tirato bene da stamattina, senza troppa pressione e fisicamente ho retto–ha proseguito Aldo Montano – mentre a Torino avevo perso, ci tenevo ad essere protagonista in un altro Mondiale in Italia.
Mi sarebbe piaciuto affrontare Luigi (Tarantino) per l’oro ma una finale italiana è sempre difficile da interpretare, alle volte non è questione di forza ma la spunta chi è più rilassato. Le donne del fioretto ci sono abituate, noi no”.
Gigi Tarantino, invece, è medaglia di bronzo, fermato in semifinale dal tedesco Limbach 15–12, con identico punteggio Montano aveva superato il coreano Gu nell’altra semifinale. Due azzurri quindi sul podio dopo una prestazione straordinaria. I due talenti azzurri superano i quarti approdando in semifinale. Grande entusiasmo sugli spalti del Palaghiaccio, per la vittoria di Aldo Montano, col punteggio di 1–8, contro il campione del Mondo in carica e numero 1 del tabellone, il coreano Won. Superlativo anche Gigi Tarantino che elimina il bielorusso Lapkes per 15–7, garantendosi il podio.
Nel cammino verso i quarti, Tarantino, dopo aver sconfitto al primo turno per 15–3 il colombiano Gonzalez Romero, ha avuto ragione del cinese Zhong col punteggio di 15–10 e, nell’assalto valido per il tabellone degli 8, il russo Kovalev per 15–8.
Aldo Montano, invece, dopo aver superato il primo assalto contro il turco Firat per 15–6 e, successivamente, il coreano Oh per 15–8, ha sconfitto il canadese Beaudry per 15–6.
Giampiero Pastore, invece, si è fermato al terzo turno, essendo stato sconfitto dal tedesco Limbach col punteggio di 15–12. In precedenza, aveva sconfitto all’esordio lo spagnolo Marti per 15–11 e, successivamente, il canadese Stearns per 15–6.
Diego Occhiuzzi, invece, è stato eliminato dal russo Reshetnikov per 15–9, dopo che aveva superato il coreano Kim per 15–8 e poi l’ungherese Nemcsik per 15–14.
Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, conversando con i giornalisti a Catania poco dopo la qualificazione di Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali alla finale del Campionati mondiali di fioretto aveva dichiarato: “ La scherma non delude mai però aspettiamo…. avete visto quante nazioni oggi esistono e prima non c’erano? Per cui anche per la scherma sarà difficile, però complimenti a Scarso, ai tecnici, agli atleti e alle atlete. Però siamo solo al primo giorno di medaglie….”. Rispondendo a un giornalista che gli ha fatto notare “l’età quasi avanzata” di atleti come Vezzali, Montano e Tarantino, Petrucci ha risposto: “Perché c’é cervello, background e impegno. Sono tre belle realtà – ha aggiunto il presidente del Coni– ognuno ha dei requisiti straordinari: intelligenza, oltre che longevità, scatto, prontezza. Sono di esempio anche a tanti atleti e io sono contento e fiero di presiedere questo sport”. Ad un giornalista che gli chiede di citare le “giovani promesse” Petrucci ha risposto in maniera sarcastica: “Non mi va di citare nessuna, oramai la Di Francisca non è più una promessa, è una realtà ma ce ne sono tante. Oggi Scarso mi diceva che ne abbiamo altre due, non faccio nomi perché poi probabilmente ne dimentico altre, per cui – la chiosa finale del presidente del Coni– è veramente un bel bacino la scherma italiana”.
Il presidente della Federazione italiana scherma Giorgio Scarso è felice come una pasqua: “Una giornata da scrivere negli annali per i risultati ma anche per i calore del pubblico, per la dimostrazione di una forza di squadra: dopo 13 anni torniamo a conquistare un titolo mondiale, ma non sottacerei la bellissima medaglia di bronzo di Gigi Tarantino: è veramente una squadra che ha creato alla grande”. Commentando il gesto di Gigi Tarantino, che, sconfitto in semifinale di sciabola, ha buttato il suo equipaggiamento in sala stampa, Scarso osserva che “é il suo carattere: è un pò impulsivo ma credo che la medaglia di bronzo lo debba gratificare, dobbiamo essere tutti soddisfatti”.
Saverio Albanese
SCIABOLA MASCHILE
Finale
Montano (ITA) b. Limbach (Ger) 15–13
Semifinali
Montano (ITA) b. Gu (Kor) 15–12
Limbach (Ger) b. Tarantino (ITA) 15–12
Quarti
Montano (ITA) b. Won (Kor) 15–8
Gu (Kor) b. Reshetnikov (Rus) 15–14
Limbach (Ger) b. Szilagyi (Hun) 15–10
Tarantino (ITA) b. Lapkes (Blr) 15–7
Tabellone dei 16
Tarantino (ITA) b. Kovalev (Rus) 15–8
Limbach (Ger) b. Pastore (ITA) 15–12
Reshetniikov (Rus) b. Occhiuzzi (ITA) 15–9
Montano (ITA) b. Beaudry (Can) 15–6
Tabellone dei 32
Occhiuzzi (ITA) b. Nemcsik (Hun) 15–14
Pastore (ITA) b. Stearns (Can) 15–6
Tarantino (ITA) b. Zhong (Chn) 15–10
Montano (ITA) b. Oh (Kor) 1–8
Tabellone dei 64
Montano (ITA) b. Firat (Tur) 15–6
Occhiuzzi (ITA) b. Kim (Kor) 15–8
Pastore (ITA) b. Marti (Esp) 15–11
Tarantino (ITA) b. Gonzalez Romero (Col) 15–3
Classifica (136): 1. Aldo Montano (ITA), 2. Nicolas Limbach (Ger), 3. Luigi Tarantino (ITA), 3. Bon Gil Gu (Kor), 5. Woo Young Won (Kor), 6. Aron Szalgyi (Hun), 7. Dmitri Lapkes (Blr), 8. Veniamin Reshetnikov (Rus).11. Diego Occhiuzzi (ITA), 13. Giampiero Pastore (ITA).