Scherma a Catania – Tris azzurro nel Fioretto maschile
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Scherma a Catania – Tris azzurro nel Fioretto maschile

Anche fioretto maschile non ha tradito le attese con tre azzurri nei primi tre posti, confermando che in questa disciplina non ce ne per nessuno, siamo di un altro pianeta per tutti sia nel settore femminile che in quello maschile.

A Catania, così, l’Italia, che ha già vinto otto medaglie, una in più di Parigi 2010, conferma la sua forza. Nel fioretto maschile fa il pieno assoluto e l’unica “peccà”, è l’eliminazione ai sedicesimi di Andrea Baldini. Il successo azzurro si rispecchia nelle lacrime finali di Andrea Cassarà che ottiene il suo primo mondiale e si sfoga con un pianto liberatorio.

Aveva temuto di perderlo il titolo perchè Valerio Aspromonte era partito forte, e lui ha dovuto rimontare sei punti.

Il fiorettista bresciano Andrea Cassara, si è imposto nella finalissima-derby azzurro su Valerio Aspromonte per 15–14.

Il carabiniere mancino si impone all’ultima stoccata dopo una clamorosa rimonta. Era apparso più sicuro, infatti, il finanziere, che si era trovato avanti prima 6–3, poi 9–5 con l’aggravante di un giallo contro l’avversario. Man mano, però, il vantaggio si assottiglia e dal massimo vantaggio di 11–6 si passa a 12–7 e infine 13–9. A un passo dalla sconfitta, Cassarà mette in pedana tutta la grinta che ha e riagguanta il romano sul 13–13.

Quest’ultimo a sua volta non ci sta e va in affondo con la stoccata del match –point, ma Cassarà annulla anche quella. Nell’assalto decisivo, alla fine vince proprio Cassarà, che non trattiene la gioia e scoppia in pianto.

“È un sogno che si realizza– afferma alternando singhiozzi e lacrime Cassarà, 27 anni, carabiniere, bresciano, che è stato sostenuto dal pubblico per le origini siciliane della sua famiglia – lo inseguivo fin da quando avevo cinque anni. Negli ultimi tre giorni mi sono svegliato alle quattro di notte con il mal di testa”.

Chiede “scusa” ai giornalisti se “non è sciolto nelle interviste” perché, spiega, “non sono abituato a parlare davanti avtutti questi microfoni”. Poi i ringrazia il tecnico, la famiglia e la fidanzata inglese.

“Grazie a Sissi– ha aggiunto– che mi sopporta e che mi ha dato la tranquillità interiore per vincere il mondiale. Valerio ed io ci conosciamo e nei ritiri stiamo assieme in camera e capita che litighiamo in allenamento, tirandoci dietro di tutto: nei giorni scorsi gli avevo ipotizzato una finale tra noi due con una cena in palio, gliela dovrò pagare”.

Infine si toglie il classico sassolino dalla scarpa: “mi sono tolto un peso: ero diventato un’eterna promessa…”.

Non nasconde la sua amarezza, invece, Valerio Aspromonte che a lungo ha accarezzato il trionfo, sfumato nella stoccata conclusiva: “L’argento non mi ha reso felice al cento per cento, ma soltanto in parte.

Sono contento di aver preso la prima medaglia in un campionato del mondo– ha dichiarato con grande rammarico Valerio– purtroppo quella d’oro è sfumata per un pizzico. Lui è stato bravo a approfittare del mio piccolo momento di defaillance, poi sono stato un po’ ingenuo io a non continuare su quella strada”.

Amareggiato è anche Avola che valuta la sua medaglia di bronzo “meritata perché ho lavorato moltissimo”, ma non nasconde che gli “resta l’amaro in bocca” per il mancato accesso alla finale.

Per Avola e Aspromonte è la prima medaglia mondiale in carriera.

Peccato per il quarto fiorettista azzurro, Andrea Baldini, campione del mondo ad Antalya, che è uscito ai sedicesimi per mano del giapponese Chida.

In semifinale Andrea Cassarà ha battuto agevolmente il francese Victor Sintes 15–5. Nella seconda semifinale, ancora un derby tutto azzurro nel quale Aspromonte ha portato a casa la vittoria su Giorgio Avola per 14–13 al termine di un assalto al cardiopalmo. I tre fiorettisti azzurri, supportati da un pubblico caloroso che urlava a squarcia gola i loro nomi, nei quarti hanno avuto la meglio sul russo Cheremisinov per 15–12 Valerio.

Cassarà si è imposto sull’egiziano El Sayed Abouelkassem 15–7, Avola, infine, ha chiuso il match con il coreano Choi per 15–11. Nel tabellone dei 16, Avola, Aspromonte e Cassarà, superavano rispettivamente Bachmann (Ger) 15–10, Lei (Chn) 15–12 e Schlosser (Aut) 15-8.

In precedenza Aspromonte, dopo aver sconfitto il cinese Huang per 15–13, ha avuto la meglio sull’austriaco Hinterseer per 15–11. Andrea Cassarà invece ha regolato con un perentorio 15–1 il tunisino Kamoun al primo turno e, nei 32, il britannico Kenber per 15–4. Giorgio Avola, dal canto suo, ha sconfitto 15–4 il canadese Tesseire e, successivamente, il tedesco Wessels per 14–10.

L’Italia domina il medagliere con 8 medaglie, quattro d’oro, due d’argento e due di bronzo. Ma non è finita qui… Da domani iniziano le prove a squadre…!!!

Saverio Albanese

Fioretto maschile

Finale
Cassarà (ITA) b. Aspromonte (ITA) 15–14

Semifinali
Aspromonte (ITA) b. Avola (ITA) 14–13
Cassarà (ITA) b. Sintes (Fra) 15–5

Quarti
Aspromonte (ITA) b. Cheremisinov (Rus) 15–12
Avola (ITA) b. Choi (Kor) 15–-11
Sintes (Fra) b. Imboden (Usa) 15–11
Cassarà (ITA) b. El Sayed Abouelkassem (Egy) 15–7

Tabellone dei 16
Aspromonte (ITA) b. Lei (Chn) 15–12
Cassarà (ITA) b. Schlosser (Aut) 15–8
Avola (ITA) b. Bachmann (Ger) 15–10

Tabellone dei 32
Chida (Jpn) b. Baldini (ITA) 14–13
Aspromonte (ITA) b. Hinterseer (Aut) 15–11
Casssarà (ITA) b. Kenber (Gbr) 15–4
Avola (ITA) b. Wessels (Ger) 14–10

Tabellone dei 64
Aspromonte (ITA) b. Huang (Chn) 15–13
Baldini (ITA) b. Chu (Hkg) 15–9
Avola (ITA) b. Teisseire (Can) 15–4
Cassarà (ITA) b. Kamoun (Tun) 15–1

Classifica (156): 1. Andrea Cassarà (ITA), 2. Valerio Aspromonte (ITA), 3. Giorgio Avola (ITA), 3. Victor Sintes (Fra), 5. Ala El Sayed Abouelkassem, 6. Alexey Cheremisinov (Rus), 7. Byung Chul Choi (Kor), 8. Race Imboden (Usa).
17. Andrea Baldini (ITA).

13 Ottobre 2011

Autore:

admin


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