“Divorzio all’Italiana” tra un’impiegata da trent’anni nel sindacato, delusa dal disimpegno, amaraggiata dalla perdita di valore di uno strumento costato anni di lotta e che lotta con un finemese sempre più amaro.
Riceviamo e pubblichiamo:
Mi chiamo Piera La Mantia, ho 52 anni, sono impiegata al comune di Capo d’Orlando da 24 anni ed ho la tessera della CGIL da 30 anni.
Non entro nel merito delle ragioni dello sciopero di domani 6 maggio, quello si può e si deve fare in altre sedi.
Desidero solo esporre il dolore e la motivazione del perchè per la prima volta dopo 30 anni non parteciperò allo sciopero .
Ho fatto tutti gli scioperi, da sempre.
Ora basta. E la ragione è semplice e banale i SOLDI.
Io con 70 euro faccio la spesa per una settimana e non posso più fare sacrifici di questo tipo per partecipare ad uno sciopero che oramai, da tempo, ha sempre più perso la sua efficacia contrattuale !!!
E pensate, vivo da sola, con un figlio che, per fortuna mia e sua, è economicamente indipendente!
Immaginate chi ha famiglia !!!!!!!!!!!!!!
Come si può pensare, COME POTETE PENSARE, che si possa perdere una parte dello stipendio quando questo, oramai da un bel pò, non basta più per arrivare a fine mese !!!!!!!!!!!!!!!!
Sgomento delusione rabbia mi assalgono.
Mi sembra folle che nessuno abbia pensato ad un nuovo modo di contestare e contrattare.
Dai miei sentimenti di sgomento, delusione e rabbia me ne viene fuori uno e, senza polemiche, ve lo propongo.
Riunire davanti al parlamento 1000, 2000 iscritti al sindacato, magari compagni che non abbiano il problema di perdere economicamente una giornata di lavoro, assieme a tutti i compagni che hanno il distacco sindacale, quindi bloccare, con molta gentilezza naturalmente, i parlamentari all’entrata del palazzo per un paio d’ore, giusto il tempo di fare arrivare i media.
Credo che anche così si possano dimostrare, affermare, far conoscere e rivendicare i diritti, le ragioni, il malessere della condizione dei lavoratori ed affini.
Se questa idea non va bene pensate altre, ma fatelo in fretta, perchè noi, assieme a tante altre cose tipo cene al ristorante, vacanze, abiti, scarpe nuove per non dire pane luce e gas, non ci possiamo più permettere neanche lo sciopero.
Saluti….sempre con il pugno chiuso… un’idea non è uno sciopero… si saluta con il cuore, si mangia con gli amici, si rispetta chi mostra coerenza… ma da ora, caro sindacato non ti saluto più.
Piera La Mantia
…. quanto inutile tempo è passato? “di sangue han sporcato il cortile e le porte”… sangue inutile, versato in vano!!!… che tristezza!!!
“Che roba Contessa all’industria di Aldo
han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti
volevano avere i salari aumentati
gridavano, pensi, di essere sfruttati
e quando è arrivata la polizia
quei quattro straccioni han gridato più forte
di sangue han sporcato il cortile e le porte
chissà quanto tempo ci vorrà per pulire.”
Compagni dai campi e dalle officine
prendete la falce portate il martello
scendete giù in piazza picchiate con quello
scendete giù in piazza affossate il sistema.
Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
ma se questo è il prezzo l’abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.
“Sapesse Contessa che cosa m’ha detto
un caro parente dell’occupazione
che quella gentaglia rinchiusa là dentro
di libero amore facea professione.
Del resto mia cara di che si stupisce
anche l’operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente che può venir fuori
non c’è più morale, Contessa.”
Se il vento fischiava ora fischia più forte
le idee di rivolta non sono mai morte
se c’è chi lo afferma non state a sentire
è uno che vuole soltanto tradire
se c’è chi lo afferma sputategli addosso
la bandiera rossa gettato ha in un fosso.
Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
ma se questo è il prezzo l’abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.
Ma se questo è il prezzo l’abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.