SCOMMESSE VINCENTI – “Made in Sicily”, a Ficarra tre artisti nelle vetrine della Stanza della Seta
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SCOMMESSE VINCENTI – “Made in Sicily”, a Ficarra tre artisti nelle vetrine della Stanza della Seta

Un progetto, ideato da Mauro Cappotto, per raccontare attraverso la pittura la contemporaneità da punti di vista diversi.

 fino a settembre

Espongono Ryan Mendoza, Barbara Cammarata e Francesco Lauretta. Le vetrine sono visitabili anche di notte e rimarranno aperte fino a settembre

Gli artisti

Francesco Lauretta

Francesco Lauretta è nato a Ispica nel 1964. Vive e lavora a Firenze. La sua ricerca spazia dalla pittura, alle installazioni, alla performance. La pittura probabilmente è il medium più utilizzato, ma sarebbe un errore definirlo un pittore nel senso classico del termine.

Egli infatti è più vicino a quel genere di artista degli anni Novanta: poeta, filosofo, sociologo, storico o scienziato, capace di utilizzare il linguaggio dell’arte per investigare i principi che sono alla base della nostra esistenza, del nostro vivere quotidiano.

In quegli anni per altro Lauretta realizzava soprattutto opere installative e si dedicava contemporaneamente allo studio della pittura. Una relazione difficile che risolve brillantemente solo negli ultimi anni, riuscendo a bilanciare la sua straordinaria abilità nel disegno, la dipendenza per la storia della pittura, il rapporto tra lo spazio della pittura e il contesto di riferimento, la relazione tra la riconoscibilità e lo stile, con la necessità di interpretare il mondo visibile e invisibile piuttosto che tradurlo in un segno o in una materia

 

Ryan Mendoza

Ryan Mendoza è nato a New York nel 1971, vive e lavora tra la Germania e la Sicilia. L’artista americano da qualche anno vive tra Berlino e le pendici dell’Etna, a Dagala dove, nel verde del vulcano, ha piantato il suo nuovo studio.

La ricerca di Mendoza è lo specchio su cui riflette, in un impietoso gioco di rimandi, l’immagine decadente della società contemporanea. Nelle sue opere è evidente lo scontro tra valori opposti: ambiguità, xenofobia, dominazione, pornografia, lussuria, voyeurismo, odio… Fanno il verso a chiarezza, integrazione, dipendenza, castità, riservatezza, amore, intimità. Senza mai esprimere un giudizio, pongono interrogativi inquietanti sui valori su cui si fonda la nuova etica sociale.

Mendoza dipinge provocatori slogan debitamente censurati e persone. Motti ed eroi comuni, una eco distorta, distonia personale che tristemente svela le nostre debolezze e decadenza e al contempo ci fornisce la formula magica grazie alla quale la società ci accetta.

Nelle sue pitture traspare la grande capacità di legare la visione pop e orizzontale della cultura americana, con la stratificazione barocca del pensiero europeo, creando in tal senso quel cortocircuito che stuzzica la capacità critica e invita a riflettere su come appariamo e su come intimamente siamo, in un gioco ambiguo e tanto intrigane quanto è la personalità ironica e seria dell’artista americano.

Una poetica mirabile gestita con irriverenza spocchiosa e sfacciata ironia che ci suggeriscono oltre per svelare un individuo che nel rispetto ei valori pubblici e privati sposta il limite della propria coscienza sempre più in avanti, nella speranza di apparigliarla con i propri sogni.

A Mendoza attualmente la Sicilia a dedicato una grande mostra a Palazzo Reale di Palermo

Barbara Cammarata

Barbara Cammarata è nata nel 1977, vive e lavora a Catania, attraverso il mezzo principale della pittura, ricerca forme e texture che vanno oltre la semplice amalgama di smalti, frutto di una pratica pittorica che si potrebbe meglio definire come una “immersione cromatica” metafisica e alchemica.
Plumelia è un progetto, sviluppato con una residenza d’artista nel luogo di origine della famiglia Piccolo, il borgo medievale di Ficarra.

La duchessa Teresa Mastro Giovanni Tasca Filangeri di Cutò e i suoi tre figli Casimiro, Agata Giovanna e Lucio Piccolo, non sono solo illustri membri di una famigerata famiglia, ma ognuno di loro possiede grandi elementi di suggestione che riecheggia tra le vie di un centro storico appena scalfito da una sottile pelle di intonaco moderno.

La residenza artistica svolta presso la Stanza della Seta (dall’ultima poesia del poeta Lucio Piccolo), ha consentito all’artista di percepire ed esperire la forte identità della comunità che vive e lavora nel paese, nutrendosi dei racconti della gente quanto di un luogo che vive tra i freddi venti di montagna e le temperate brezze marine.

Il flusso ectoplasmatico e alchemico della famiglia Piccolo, dal forte potere persuasivo influisce di voce in voce in modo soggettivo sull’identità di un contesto e di un passaggio che trova in Barbara Cammarata una straordinaria interprete della magia siciliana e delle complesse articolazioni di cui è costituita.

La Cammarata che ha fatto una residenza a Ficarra sulla quale sta lavorando a delle opere di grande dimensione e su un progetto di inserimento delle Plumelie nel giardino del convento.

5 Agosto 2022

Autore:

redazione


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