L’iniziativa è curata dall’associazione turistico culturale messinese diretta da Roberta Conigliaro in sinergia con l’Associazione Culturale PromoMadonie Sicilia che invitano al scoperta di questa “X Edizione FUNGHI FEST” il prossimo 23 ottobre. Per saperne di più ( costi, orari ecc.. segui la pagina su facebook dell’associazione o chiama 090/9433748)
Programma Tour Domenica
23 OTTOBRE 2016
Dalle ore 10,00 Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente di Castelbuono via Mazzini Mostra: “I Funghi e il Territorio” e visita guidata alle fungaie
Dalle ore 10,00 alle ore 19,00 Museo Naturalistico “F.sco Minà Palumbo” via Roma Mostra: “I Funghi delle Madonie”
Dalle ore 10,30 alle ore 24,00 – Apertura Stand delle Aziende partecipanti e degustazione di prodotti tipici (funghi, pane, olio, formaggi, patè, miele, conserve, salumi, ecc…)
• Ore 10,30 Sala delle Capriate Via Roma 5°CONVEGNO REGIONALE
“La biodiversità dei Funghi delle Madonie: specie eduli e tossiche” a cura del Prof. Giuseppe Venturella della Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo
Prof. Rosario Schicchi direttore del Museo Naturalistico “F.sco Minà Palumbo” Apriranno i lavori il Sindaco del Comune di Castelbuono Dottor Antonio Tumminello e l’Assessore Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea On.le Antonello CRACOLICI
Dalle ore 11,00 Spettacoli itineranti di Gruppi Folcloristici o
Visita guidata Abbazia Santa Anastasia e degustazione vini..
Dalle ore 12,00 Piazza Margherita Villaggio GASTRONOMICO Degustazione delle eccellenze del territorio
Menu: pasta con funghi, vino e dolci a cura dell’ Istituto Professionale Alberghiero di Stato “Mandralisca” di Cefalù
dalle ore 16,00 Spettacoli itineranti e animazione con gli Artisti di Strada
Ore 16,30 Spettacolo itinerante della KIMOLìA STREET-BAND
Ore 16,30 Piazza Castello, Via Sant’Anna, Piazza Margherita, C.so Umberto Spettacoli itineranti e Raduno di Gruppi Folcloristici
Dalle ore 18,30 Piazza Margherita Villaggio GASTRONOMICO
Degustazione delle eccellenze del territorio
Menu: pasta con funghi, vino e dolci a cura dell’Istituto Professionale Alberghiero di Stato “Mandralisca” di Cefalù e dell’Ass.ne Culturale Promomadonie
N.B.: Il programma potrebbe subire delle variazioni
“Siamo vicini al Parco delle Madonie, al confine tra il territorio palermitano e quello messinese, nella zona dei Borghi siciliani di grande eccellenza, famosi per un connubio perfetto di paesaggio e arte.. ma soprattutto area di grande valore enogastronomico. In Viaggio con Goethe nel suo percorso itinerante del gusto e del mondo vinicolo siciliano , Vi porta alla scoperta di Castelbuono e delle sue tipicità che l’hanno resa celebre in tutto il mondo.
Castelbuono….Madonie, cultura storia e tradizioni culinarie di grande pregio….
Tour enogastronomico tra le eccellenze di un piccolo borgo medioevale….
Castello dei Ventimiglia
Costruito dal conte Francesco I Ventimiglia intorno al 1300, sul colle San Pietro, non ha facile interpretazione sul suo stile; ha caratteristiche architettoniche e forme arabo-normanne-sveve.
Si pensa che una galleria sotterranea, comunicasse con la chiesa di San Francesco, situata nell’alto dell’abitato.
In epoca barocca, all’interno del Castello, venne realizzata la Cappella Palatina, ornata da pregevoli stucchi dei fratelli Serpotta. Dentro vi si custodisce un’urna contenente la reliquia di parte del teschio della patrona del paese, Sant’Anna.
Dal 1920 è divenuto Castello Comunale comprato mediante una sottoscrizione popolare.
Oggi quasi totalmente restaurato è sede del Museo Civico ed offre ai visitatori 4 sezioni: Urbanistica. Archeologia, Arte Sacra e Arte Contemporanea.
Ex convento S. Francesco diventato polo culturale e museale
Chiesa Maria SS. Assunta – Matrice Vecchia
Dedicata a Maria Santissima Assunta, risale al 1362. Costruita sotto il dominio di Francesco II Ventimiglia presenta una architettura di gusto tardo romanico – gotico. Originariamente costruita a tre navate, fu modificata con l’aggiunta di una quarta navata nel XV secolo e, sul finire del secolo XVI, del porticato esterno.
Al suo interno diversi capolavori del Rinascimento siciliano e la Cripta cinquecentesca, sottostante l’altare maggiore, con affreschi medioevali e rinascimentali che riproducono Passione, Morte e Resurrezione di Gesù’.
Svetta su tutto un campanile romanico – gotico con un “pinnacolo” rivestito da mattonelle smaltate a colori di gusto orientale.La costruzione presenta una caratteristica inconsueta per una chiesa e cioè la merlatura di tipo ghibellino.
Fontana Venere Ciprea (Quattru Cannola)
E’ formata dai resti di due fontane precedenti risalenti al 1587.
Si presenta a prospetto verticale: in alto Andromeda, al centro Venere e Cupido che si asciugano dopo il bagno, in basso le quattro metope che raccontano il mito di Diana al bagno e del cacciatore Atteone, trasformato, per sua impertinenza, in cane.
Le statue furono ritrovate durante il dissodamento delle terre del giardino ventimigliano; una lapide ne ricorda il ritrovamento.
I bassorilievi sono originali, periodo greco, e rappresentano l’elemento più antico di tutta la composizione.
Usi e tradizioni: Gli Asinelli
Il Comune di Castelbuono è stato il primo in Italia a utilizzare delle asine per la raccolta dei rifiuti.
Sin dal Marzo del 2007, infatti, l’amministrazione comunale ha adottato una speciale squadra di pulizia come mezzo di trasporto dei rifiuti, un team costituito da pregiatissime asine di razza ragusana. L’idea di utilizzare degli animali rientra in un più vasto progetto dal nome tanto emblematico quanto ambizioso di Salvare il mondo e che la dice lunga sulla volontà dei virtuosi amministratori di questa cittadina di 9000 anime.
Evidenti sono inoltre i benefici legati alla salute del cittadino sia per il fatto di avere eliminato i cassonetti dalle strade di Castelbuono – ricettori di agenti inquinanti e dannosi per i cittadini – che per la riduzione dell’inquinamento acustico ed ambientale connesso al passaggio dei mezzi meccanici di raccolta per le vie del paese. Durante la raccolta effettuata dalle asine porta a porta nelle sei zone nelle quali è stata suddivisa la cittadina, vengono anche recuperati gli oli esausti provenienti da fritture miste domestiche, se ne stima una produzione media per famiglia di circa 6 litri.
Da sottolineare altri due elementi di soddisfazione. Dal un lato il fatto che gli operatori ecologici che quotidianamente accompagnano le asine provengono dal disagio sociale, persone con svariati problemi, organizzati in cooperativa e monitorati dai servizi sociali del Comune, e che adesso si sono reintegrati nel mondo lavorativo e sociale. Dall’altro, il recupero, la rivalutazione e la reintroduzione degli asini ragusani, animali a rischio di estinzione.
L’originalità dell’idea e la presenza delle asine hanno contribuito fortemente a coinvolgere e ad avvicinare la cittadinanza alle tematiche ecologiche ed ambientaliste e, quindi, a capirne l’importanza e gli impatti sul vivere quotidiano.
I percorsi del gusto…le strade delle eccellenze siciliane. Cantinando….Abbazia Santa Anastasia
Circondata dai vigneti, nello splendido ed incantevole scenario delle Madonie, ricco di svariati elementi florofaunistici e geo-morfologici, il Relais Abbazia di Santa Anastasia è il luogo in cui la Natura torna a ricoprire il suo ruolo essenziale nella tipicita’ di un territorio. Questo lembo di terra all’interno del Parco, in un tratto particolarmente favorito per clima e posizione, rende l’ambiente adatto per fare esperienze turistiche ed escursionistiche di tutto rispetto.
Qui è nata un’azienda vinicola di tutto rispetto che ha unito alla passione per i vitigni, quella del buon cibo, del relax, dell’accoglienza e della condivisione di esperienze maturate proprio dal contatto con l’ambiente circostante.
Qui si producono prodotti dell’orto utilizzati in una cucina sana a km.zero, uve eccellenti, che hanno dato vita a vini biologici e adesso biodinamici, e attraverso visite guidate in cantina si potra’ comprendere meglio le varie fasi e poter vivere un percorso sensoriale collegato proprio con il vino.
Fiasconaro Pasticceria e Panettoni e la manna delle Madonie
Castelbuono, uno scenario, sospeso nel tempo, in cui castelli e masserie convivono benissimo con modernita’ e vita mondana. In questo borgo, i fratelli Fiasconaro, eredi di una tradizione iniziata negli anni 50 dal loro padre, proseguono il lavoro coniugando innovazione e tradizioni nella lavorazione del famoso panettone, conosciuto ovunque.. elemento degno di nota è l’utilizzo della manna una sostanza che si estrae incidendo verticalmente la corteccia dei frassini, utilizzata come dolcificante naturale.
info: Conigliaro Roberta
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