SCUOLA – Mio caro dirigente … ti scrivo
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SCUOLA – Mio caro dirigente … ti scrivo

La lettera di Beatrice al dirigente scolastico Bruno Lorenzo Castrovinci

“Sono molto contenta di avere le mie care maestre e spero di averle fino in quinta”

Ci sono iniziative che fanno riecheggiare ricordi di un nostro passato, pratiche in disuso a causa della tecnologia, che ormai ha cambiato il nostro modo di comunicare. E se i social e le e-mail hanno reso tutto più veloce, la vecchia lettera continua a sopravvivere, con la posta che la recapita ogni giorno al destinatario.

Ricordo un tempo, quando anche i sentimenti prendevano forma su carta, per poi giungere a destinazione facendo battere forte il cuore o semplicemente per dire alle persone care un semplice ti voglio bene.

Inchiostro che faceva prendere forma alle nostre emozioni, e che per sempre rimaneva impresso su un foglio di carta, che ancora oggi molti gelosamente conservano, come ricordi del cuore, di momenti indimenticabili che per alcuni, forse, non torneranno più.

In controtendenza in un mondo globalizzato, l’istituto comprensivo di Brolo, Sant’Angelo di Brolo e Ficarra, ha avviato questo bellissima attività didattica di scrittura, nella quale i bambini e i ragazzi, scrivono al loro Dirigente del loro tempo, dei loro sogni, ma anche di ciò che desiderano in una scuola in continua mutazione, accelerata, oggi, dalla presenza di un virus insidioso che ha cambiato ogni cosa.

Tra le tante letterine giunte in presidenza, interessante, quella scritta dall’alunna Beatrice Bonomo, della classe IV C di Via Roma che, sapientemente guidata dalle maestre e dai suoi genitori, ha non solo trovato la carta da lettere profumata con la relativa busta, impresa peraltro difficile, considerato che ormai è quasi irreperibile, ma sulla stessa ha scritto delle riflessioni, in cui il suo piccolo cuore si rivolge agli ultimi del pianeta, mettendo in risalto la sua fortuna di essere nata in una piccola cittadina dove può apprendere felice, perché la conoscenza è la strada maestra per la libertà.

Con le sue piccole mani Beatrice scrive:

“Caro Dirigente, 

mi chiamo Beatrice Bonomo e frequento la IV C di Via Roma. Sono molto contenta di avere le mie care maestre e spero di averle fino in quinta.

Sono felice che la scuola è cominciata perché posso stare con i miei amici e perché so che poter studiare è una grande fortuna, ci sono posti del mondo dove i ragazzini non possono studiare, mi piacerebbe poterli aiutare perché mi hanno sempre spiegato che lo studio rende liberi.

Nella nostra scuola ci sono tante cose che potremmo fare, una che mi piacerebbe tanto è un bel corso di cucina per imparare a non sprecare il cibo per rispettare il mondo!

Grazie, a presto!

Dalle parole, che restano per sempre impresse nella carta, alle emozioni provate nel leggerle, così come quelle scritte dagli altri bambini, che ogni giorno vado a trovare.

Nei loro occhi, che si aprono al mondo, il futuro, ma anche l’amore che ti danno e che ti ripaga di tante ore passate a lavorare, per rendere questo loro tempo più bello. Un lavoro, il nostro, il cui unico scopo è prenderci cura di loro, coltivare i loro talenti, spingerli oltre, sperando che il loro domani sia più felice del nostro. Noi che, lentamente, vediamo il nostro tempo, fuggire via.

Castrovinci Bruno Lorenzo

1 Ottobre 2021

Autore:

redazione


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