“È un affronto per la Sicilia” aveva detto Musumeci.
Così a seguito delle dichiarazioni rese dall’On. Fava, interviene l’On. Amata, deputata messinese, Presidente del Gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia all’ARS: “Le parole dell’On. Fava sulla richiesta di quarantena per equipaggio e ospiti della Sea Watch espressa dal Presidente Musumeci sono di una gravità immensa” – ed Elvira Amata aggiunge – “Io mai mi capaciterò di come si possa strumentalizzare persino la sicurezza dei propri concittadini per fare un po’ di sana polemica filobuonista, in barba a qualunque senso civico e buonsenso. Stiamo chiedendo a tutti i cittadini di collaborare per arginare un virus dall’alta capacità di contagio: limitiamo abitudini e routine, li controlliamo, li invitiamo ad autoisolarsi, rileviamo loro la temperatura e veicoliamo vademecum stringenti su come comportarsi per evitare il diffondere di un contagio. Dall’altra parte, secondo Fava, dovremmo accettare silenti che persone le cui condizioni sanitarie ignoriamo per ovvie ragioni entrino come se niente fosse sull’Isola”.
E conclude: “Mi pare che la richiesta della quarantena sia da considerarsi normale considerato che si stanno ponendo in essere infinite limitazioni per scongiurare rischi e, personalmente, la condivido appieno. E mi vergognerei, al posto di chi veicola messaggi propagandistici; in un momento come questo prevalgano la collaborazione e il buonsenso. A chi sostiene si tratti di un atteggiamento discriminatorio rispondo che, onestamente, ne abbiamo piene le tasche di queste uscite spot tese ad identificare in chi pensa alla tutela dei cittadini il nemico razzista, cattivo e inumano. Ora basta! È una banalissima questione di intelligenza: sicurezza e controlli per tutti ond’evitare diffusione del virus”, conclude Amata.
Fava dal suo canto – in un ragionamento che non fa una grinza – aveva detto: “Centonovantaquattro poveracci salvati in mare sarebbero, secondo il presidente Musumeci, una sfida al popolo Siciliano alle prese con i casi del nuovo Coronavirus.
Poco importa che non arrivino da Codogno o dalla Cina ma dai lager libici in cui il tasso di mortalità (stupri ed esecuzioni sommarie) è piuttosto alto.
La richiesta al governo italiano di impedirne lo sbarco a Messina perché facciano a bordo della nave la quarantena è grottesca.
Ma se poi si chiama in causa anche il ‘popolo siciliano’, il grottesco si fa ridicolo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è posto “Per Cambiare Messina dal Basso”, gruppo vicino all’ex sindaco Renato Accorinti: “Il governatore della Sicilia trova il tempo di rilasciare una dichiarazione stonata e strumentale per continuare a parlare alla pancia della gente, mentre l’intero Paese è impegnato in uno sforzo immane a tutti i livelli per fare fronte seriamente e con responsabilità all’emergenza in corso.
Musumeci farebbe meglio a preoccuparsi delle falle e delle incertezze di un sistema sanitario e politico siciliano che si è mosso tardivamente (vedi lentezza nell’attivazione del numero verde, mancanza di tamponi e mascherine in alcune strutture sanitarie, assenza o insufficienza di controlli presso aeroporti, porti, stazioni, ecc…), piuttosto che avanzare proposte pericolose e discriminatorie come la quarantena dei migranti a bordo delle navi. La dura legge del contrappasso che stiamo subendo con il “respingimento” di nostri connazionalii, in particolare Lombardi e Veneti, da parte di alcuni Stati dovrebbe fare riflettere maggiormente coloro che in questi anni hanno lavorato contro le politiche dell’accoglienza e dell’inclusione”.
E tornando alla cronaca alle prime luci dell’alba ha fatto ingresso in porto – operazioni concluse alle 8.30 circa – la nave Sea Watch con a bordo 194 migranti, con donne e bambini. Non prevista la quarantena a bordo per i passeggeri dell’imbarcazione della ong olandese. Il protocollo medico sarà identico a quello degli altri sbarchi. Verrà applicato dunque il controllo anti Ebola e la verifica della temperatura, unitamente ai controlli sanitari di carattere generale.
Appena sbarcati i 194 verranno portati all’hot spot della ex Gasparro a Bisconte dove resteranno in quarantena vigilata per il periodo necessario a scongiurare qualsiasi possibilità di malattie, compreso il Coronavirus.
Non accolti dunque i due appelli del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci che aveva chiesto di far rimanere a bordo della nave i migranti per il periodo di quarantena.
“È un affronto per la Sicilia” aveva detto Musumeci aggiungendo anche “Il governo di Roma ha respinto la nostra proposta, autorizzando a Messina lo sbarco dei migranti e la loro sottoposizione a isolamento in un hotspot che le autorità sanitarie hanno dichiarato inadeguato allo scopo. È una decisione grave che non rispetta la dignità dei migranti e le preoccupazioni dei siciliani. Sarebbe stato più umano indirizzare la nave in un porto attrezzato e in un territorio lontano dalla emergenza sanitaria. Ne prendiamo atto”.