Proponiamo tre “olii” di Roberto Masia, che guardano Brolo, per dar colore a questa via dell’arte tra luoghi, spazi e scorci di Sicilia.
tutta la sua ricerca artistica è frutto di un continuo evolversi
Masìa nasce principalmente pittore paesaggista, la sua tecnica è espressa, da sempre , con grande matericità, utilizza con successo i colori dai toni caldi e dai toni freddi in una fusione armonica di bellezza e naturalezza, senza tralasciare un altro particolare, non meno importante, che questa armonia crea e cioè la sensazione chiara e netta del movimento.
I suoi paesaggi o le sue scene sono in questo periodo un continuo racconto della terra che lo ospita, la Sicilia appunto e i luoghi della sua vita.
Avvicinarsi alle opere in generale del Maestro, significa scoprire la ricchezza e la singolarità di una tavolozza ampissima ma anche di un dominio assoluto dell’infinita gamma dei colori, che si rifà senz’altro all’espressionismo sensitivo degli impressionisti, ma con più dinamismo e, che apre a possibili nuovi scenari tecnici, visto come la sua creatività risulta vegeta e prolifica.
Avevamo già pubblicato in questa rassegna “i paesi” visti da Vittorio Ballato, Massimo Scaffidi e Alba La Mantia
Brolo vista da Massimo Scaffidi e Vittorio Ballato
altri scorci
Il Monastero di Fragalà a Frazzanò (Alba La Mantia)
San Marco D’Aluntio (Vittorio Ballato)
Castelmola (Vittorio Ballato)
Cefalù (Vittorio Ballato)
Scorci di Patti. (Vittorio Ballato)
Tindari (Vittorio Ballato e Alba La Mantia)
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