Lo sterminio di più di sei milioni di cittadini europei- Ebrei, Rom , Sinti, omosessuali, oppositori politici, testimoni di Geova, Pentecostali–  pianificato scientificamente dal Nazismo e portato avanti con la complicitàdei regimi fascisti di tutto il continente, in prima fila quello italiano.
L’annientamento fisico di un numero così alto di donne e uomini non nacque dal nulla : fu preparato da anni di persecuzione sistematica e “morte civileâ€Â di ogni categoria di persone percepita come “diversa†e irriducibile all’ideologia autoritaria e razzista dei fascismi. Tutto ciò avvenne sotto gli occhi dei popoli di tutta Europa, che- eccetto coraggiose e isolate minoranze- non ebbero la capacitàdi comprendere le dimensioni dell’orrore che si manifestava e di reagire per tempo.
Per questo ogni 27 gennaio si celebra il Giorno della memoria. Una ricorrenza che non può accontentarsi di tenere vivo il ricordo di ciò che è stato, ma che ha senso solo se riesce a produrre nella nostra societàgli “anticorpi†in grado di prevenire il ripetersi di eventi che negano alla radice l’idea stessa di civiltà.
Il nostro tempo sembra aver dimenticato la lezione dei campi di sterminio. L’Europa -fortezza respinge in mare , e uccide, migliaia di migranti in cerca solo di futuro e dignità, mentre assiste sempre più indifferente alle pulizie etniche – a partire dal dramma dei palestinesi- che vengono attuate in ogni parte del mondo. Nel nostro paese il governo delle destre alimenta un clima di insicurezza e se ne serve per promuovere leggi apertamente razziste.
L’Italia del 2010 non è un paese accogliente per i migranti e non riconosce alle /i cittadini LGBT diritti fondamentali garantiti in tutti i paesi europei.
Per questa ragione il Giorno della Memoria non è una semplice celebrazione ma deve essere  anche una giornata di lotta contro ogni forma di discriminazione e di negazione dei diritti fondamentali di ogni essere umano. Ed è con questo spirito che SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ partecipa alle iniziative del 27 gennaio e invita tutti alla fiaccolata promossa a Messina insieme all’Arci Gay, all’Arci, alla Chiesa Valdese ed alle principali comunitàstraniere.
Ricordati di ricordare
i nomi delle vittime
e i nomi dei carnefici
(i notissimi ignoti di ieri
e di oggi)
perché tutte le vittime siano strappate alla morte
per dimenticanza
e i carnefici sappiano
che non finiremo mai
di condannarli
anche se hanno avuto
mille assoluzioni …
(Umberto Santino)
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