Ieri sera l’incontro in seno alla maggioranza consiliare, presenti anche i gruppi che sono vicini al sindaco uscente, Basilio Ridolfo, che ha deciso il futuro amministrativo ficarrese. Disco verde, senza condizioni all’avvocato Gaetano Artale, grandissima persona perbene. Libero di trattare anche con l’opposizione, libero di decidere, libero di proporre. Sarà un candidato condiviso?
Sembra proprio di si, anche perchè bisogna relazione l’incontro di ieri con quello che il gruppo d’opposizione ha avuto nei primi d’aprile.
Di fatto a Ficarra si sta mettendo in atto la grande prova d’intesa tra maggioranza e minoranza, tutto in vista delle prossime amministrative, quelle del 5 giugno.
Si punta a realizzare una sorta di positivo e propositivo governo di salute pubblica, anche accogliendo l’idea del tavolo tecnico proposto dall’opposizione consiliare, proseguimento ideale di quell’accordo politico, nel segno della crescita del paese, che portò già un anno fa all’elezione di Francesco Marchese, capogruppo di minoranza, alla presidenza del consiglio.
Ma andiamo a Gaetano Artale.
Lui è il cognato del sindaco uscente, ma non ne rappresenta assolutamente un esempio di dipendenza.
Stimato professionista, ficarrese doc, è autonomamente trasversale, in grado di dialogare con tutti, e senza scherzarci troppo sopra, ha anche azzardato, e potrebbe tranquillamente farlo, di candidarsi autonomamente, senza appoggi di liste, per essere davvero il sindaco di tutta la città.
Ma su questo ci sarà tempo per concretizzare quello che oggi è semplicemente un’idea.
Ficarra quindi si appresta a vivere il post Ridolfo, da dieci anni sindaco.
Un’eredità difficile, e non solo per l’impegno profuso, ma per il come ha gestito la res pubblica.
Ma Artale ha la stoffa per gestire quest’eredità.
Certo la domanda d’obbligo è quella sul ruolo che avrà Basilio Ridolfo, una volta consegnata la fascia tricolore, e sfumata nelle ipotesi – anche se improbabili – , vista la normativa, la possibilità di avere ruoli di rappresentanza dell’ente, vedi un assessorato.
Lui ci scherza sopra, accende il sigaro, ed esclude che possa andar a ricoprire il ruolo di presidenza del cosniglio…
Sorride affermando:”Sarò un semplice consigliere comunale, se sarà eletto -aggiunge – a disposizione dell’amministrazione e come sempre della mia città”.
Una cosa è certa… si candiderà.
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