SENTENZE – Mantenimento del figlio. La corte d’appello di Messina da ragione al padre
Cronaca, Cronaca Regionale, Fotonotizie, In evidenza

SENTENZE – Mantenimento del figlio. La corte d’appello di Messina da ragione al padre

OMESSOO MANTENIMENTO ALLA EX MOGLIE: LA CORTE D’APPELLO DI MESSINA RIQUALIFICA IL FATTO.

la condotta dell’imputato non è stata tale da far mancare i mezzi di sussistenza al minore

Il Tribunale di Patti – sezione penale- aveva condannato un uomo di Sant’ Agata Militello, R.S., alla pena di un anno e sei mesi di reclusione oltre ad € 500 di multa per il reato di omesso mantenimento nei confronti del figlio avuto con la ex moglie. Su querela di quest’ultima l’uomo era stato tratto a processo per rispondere del reato previso e punito dall’art. 570 co.2 n.2 c.p., perché, in corso di separazione personale con la moglie avrebbe mancare al figlio minore i mezzi di sussistenza stabiliti in euro 300,00 mensili, così come disposto dal provvedimento emesso dal Tribunale di Patti nel giudizio civile di separazione.

la nota dello studio legale

Il difensore di fiducia dell’uomo, Avv. Daniele Corrao (nella foto), ha presentato ricorso presso la Corte d’Appello di Messina – sezione penale- che in accoglimento della tesi prospettata dal legale ha riqualificato la condotta ascritta all’imputato riformando la sentenza emessa in primo grado.

In particolare non sono stati ritenuti sussistenti gli elementi costituitivi del reato originariamente contestato all’imputato non potendo affermarsi, in base alle prove raccolte nel processo, che egli avesse fatto mancare i mezzi di sussistenza al figlio minore, avendo comunque corrisposto, secondo quanto sostenuto dalla difesa, somme saltuarie nonché avendo provveduto direttamente all’acquisto di beni di prima necessità per il figlio.

Alla luce di quanto emerso, la corte di Appello, ritenuto che la condotta dell’imputato non è stata tale da far mancare i mezzi di sussistenza al minore, ha derubricato il fatto nell’ipotesi meno grave di cui all’art. 570 bis c.p. e, conseguentemente, annullato la condanna di un anno e sei mesi di reclusione, sostituendola con la pena a 300 euro di multa, con sospensione.

7 Luglio 2023

Autore:

redazione


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist