Presenta la quinta edizione del Festival
La nostra Mission: Creare per tre notti una T.A.Z.
Definire una T.A.Z. non è semplice, visto che ogni sua nascita parte proprio dall’esigenza di spiazzare, depistare, confondere i perbenisti e i controllori. Quegli stessi sempre pronti a gettarsi avidamente su ogni manifestazione di socialità non omologata per normalizzarla, trasformandola in puro trend, in moda assolutamente innocua rispetto allo status quo.
Una T.A.Z. può essere vista come un’isola, non necessariamente fisica, di territorio liberato dalle regole tradizionali, dai rigidi doveri, dalla pseudo-cultura del “mercato globale”.
Insomma, un rifugio, come le isole del Mar dei Caraibi lo erano per i pirati, per sfuggire alle ingiuste leggi imposte dai re, dagli imperatori e dai colonialisti di quel tempo.
Uno spazio mentale, più che un posto, dove fuggire, allontanandosi dalle false necessità e dai condizionamenti, spiazzando così il nemico, scomparendo dalla sua vista.
Una T.A.Z. può apparire, e rapidamente dissolversi, sulla rete internet come in un centro sociale, in una comunità di agricoltori biologici come fra gli squatter di una metropoli oppure proprio durante un festival, un piccolo o grande happening.
Sono questi momenti di festa, di gioiosa convivialità, in cui riscoprire il gusto della gratuità e del dono reciproco, ma anche azioni improvvise di rottura. Per questo la T.A.Z. è sempre in movimento e scompare con la stessa facilità con cui appare, proponendo pertanto esclusivamente una comunicazione orizzontale, immediata, basata sul contatto fisico diretto.
Pirati del terzo millennio, che tendono agguati lungo le rotte del mare in tempesta, rifugiandosi fra le onde, per apparire altrove quando lo scontro diventa impari.
Nomadi senza patria, che rifiutano ogni appartenenza e abbandonano identità improprie per “perdersi” fra inesplorati Sentieri Umani: questi e mille altri possono essere o diventare i pionieri, i fondatori, i cittadini, virtuali o meno che siano, delle Zone Temporaneamente Autonome ovvero le T.A.Z.
Sentieri Umani E’ Una Piccola Comunità In Fuga.
Questo E’ Lo Spirito Del Festival Sentieri Umani 2011.
Questa la Proposta.
Questa La Garanzia.
Ecco il nostro “modesto” scopo:
tre notti di Liberazione,
tre notti sotto le stelle di Donnafugata,
tre notti di pacifiche relazioni e di balli,
tre notti di semplice, genuina, naturale, tribale e primitiva Festa!
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