Ternullo: «Il coronavirus ci ha insegnato che bisogna rivoluzionare l’idea del rapporto medico-paziente».
Individuare e perseguire misure che possano garantire l’avviamento di un percorso di sviluppo della telemedicina in Sicilia. Questa la sostanza dell’interrogazione presentata all’assessorato regionale alla Sanità dai deputati di Ora Sicilia, Daniela Ternullo, Luigi Genovese e Luisa Lantieri. «La crisi pandemica di questi mesi – dichiara Ternullo, prima firmataria dell’iniziativa – ci obbliga a dover riconoscere, una volta per tutte, i ritardi del settore sanitario nel campo dell’applicazione delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni. In uno scenario fortemente emergenziale, con le strutture sanitarie travolte dalla crisi pandemica, un sistema di erogazione di servizi sanitari a distanza avrebbe garantito la salute e il benessere di tutta la collettività, e soprattutto un processo di continuità, in termini di monitoraggio, rivolto a chi è affetto da patologie croniche.
Ritengo – aggiunge Ternullo- sia arrivato il momento di riconoscere il grande potenziale della telemedicina, ancora rimasto sostanzialmente inespresso nel nostro paese. Uno straordinario strumento d’ausilio che può potenziare l’ecosistema sanitario nazionale, offrire soluzioni e nuove prospettive, abbattere disparità e barriere geografiche e generare una contrazione dei costi per il sistema sanitario. Il Covid-19 – continua la parlamentare di Ora Sicilia – ha determinato nei nostri territori la sospensione delle visite specialistiche presso le unità sanitarie locali e i poliambulatori, producendo ripercussioni sulla salute pubblica, nel quadro di una sorta di “emergenza nell’emergenza”. Rilevare gli effetti collaterali, legati alla pandemia, che si sono abbattuti sulla qualità dei servizi sanitari erogati in questi mesi – conclude Daniela Ternullo – deve essere solo il primo atto per inquadrare sotto un’altra luce l’applicazione di un sistema strutturato di diagnosi e terapie a distanza: una grande opportunità che può rivoluzionare il sistema sanitario e le fondamenta del diritto alla salute dei cittadini».