Il cibo può esser considerato vero e proprio ambasciatore della cultura materiale di un luogo e, grazie al contenuto simbolico, artistico-manuale e alla ritualità e storia che esprime, può svolgere un ruolo significativo nella trasmissione della cultura del territorio e nella sua valorizzazione. A Floresta e Ucria oggi presentato, domenica 30 settembre, un progetto che unisce e rilancia il territorio.
Così il patrimonio enogastronomico locale che è punta di diamante non solo nell’ambito regionale, primeggiando per varietà, qualità e tradizione diventa una grande scommessa per il futuro.
L’hanno detto oggi a Floresta due sindaci, Vincenzo Crisà, primo cittadino di Ucria, e Antonino Cappadona, sindaco del centro più alto di Sicilia che ha ospitato la conferenza stampa che, dopo quella di venerdì passato a Palermo, è servita ad illustrare oltre al programma di Ottobrando 2018, ad annunciare i temi, presentando anche il logo, di Settebrando 2019.
Si concentrano le energie, si ha voglia di sperimentare, di condividere e di seguire percorsi vincenti. Così per la prima volta, sui Nebrodi, i comuni iniziano a far rete per davvero, raccogliendo eredità passate, innovandole, legandole al marketing territoriale.
Oggi si sancisce questa volontà, con idee nuove, come ha detto il sindaco Cappadona, che ha evidenziato, da subito, che l’obiettivo è quello di allargare i confini, di accogliere, di abbracciare, promuovere, creando le basi – come ha sottolineato a sua volta il sindaco di Ucria, per non essere terra di passaggio, di transito, ma poter essere luogo di sosta, approdo di un turismo attento e consapevole.
La formula, al momento è legata al cibo e si comincia da Floresta, con la 14 edizione di Ottobrando: quattro weekend, a partire dal 7 ottobre, all’insegna del buon cibo.
Cappadona con “Ciccio” Calanna, presidente del Gal Nebrodi Plus, ha sciorinato nel dettaglio il programma degli eventi, ma anche parlato delle manifestazioni collaterali, dei momenti di riflessione e conoscenza con gli incontri su temi legati alla biodiversità, al territorio, alle sue erbe selvatiche ed aromatiche.
Pietro Ridolfo, consulente esterno del comune di Floresta, che ha condotto l’incontro, si è soffermato tra le altre cose sulle due manifestazioni collaterali, legate alla birra artigianale ed al fenomeno in espansione dei vini dell’etna, che caratterizzeranno alcuni eventi.
Vincenzo Crisà, gioavne sindaco, disponibile al dialogo ed al confronto, ha evidenziato come ad Ucria, mentre è in corso la “festa della nocciola” si parla già del suo futuro, nel 2019, con Settebrando, che declinerà il tema della nocciola dei Nebrodi su più fronti e centrerà l’obiettivo anche sull’arte, i tesori del paese, le sue tradizioni. “L’idea di base – ha detto – è quella di unirsi per creare continuità, senso di appartenenza ad un territorio, che non può più presentarsi frastagliato”.“Le nostre sagre non saranno più isole del gusto, ma inizieremo a creare continuità”, ha affermato Crisà. Stop – come ha anche evidenziato Calanna – dunque alle sagre mordi e fuggi, alle piccole energie che si dissipano e che non consentono di offrire pacchetti enoturistici in grado di attrarre visitatori e appassionati gourmet.
“C’è l’urgenza di fare rete, di aggregare le aziende più rappresentative nella produzione dei prodotti di qualità dei Nebrodi, dalla provola alle nocciole, dai funghi al suino nero – ha affermato il presidente del Gal Nebrodi Plus, Francesco Calanna ripetendo in sostanza quando detto venerdì a Palermo – Metterci insieme e condividere progetti di marketing territoriale – ha continuato – è ciò che dobbiamo fare per offrire a chi viene la possibilità di vivere un’ esperienziale inimitabile: è questo il nostro obiettivo”.
Per Antonino Cappadona, – parlando di quest’edizione di Ottobrando – sarà l’occasione ideale per immergersi nel territorio e scoprirne l’essenza. Nel centro storico cittadino sarà allestito un percorso espositivo con prodotti tipici, artigianato, manufatti artistici, un mercato per collezionisti, ma non mancheranno i momenti di intrattenimento per bambini e per adulti.
Domenica 7 si parte con la sagra dei “fasola a crucchittu”, sabato 14 e domenica 15, la sagra del suino nero dei Nebrodi, domenica 21 la sagra dei funghi ed infine sabato 27 e domenica 28 la sagra della provola.
Ogni anno la manifestazione porta oltre 100 mila presenze nell’arco di un mese. Non poco per l’economia locale.
I circa 100 posti letto di Floresta si riempiono e la stessa cosa accade per i comuni limitrofi.
Un volume economico importante per gli oltre cento produttori del territorio che hanno così l’occasione di promuovere e vendere i loro prodotti tipici, frutto di una tradizione agricola antichissima, sia per le tecniche adoperate sia per il valore storico e territoriale di appartenenza.
“Il cibo – ha affermato il sindaco Cappadona – può essere considerato vero e proprio ambasciatore della cultura materiale di un luogo e, grazie al contenuto simbolico, artistico-manuale a alla ritualità, può svolgere un ruolo significativo nella trasmissione della cultura del territorio e nella sua valorizzazione” che ha anche un altro obiettivo fermare la decrescita demografica del suo comune, oggi arrivato a 500 abitanti, contro i più di mille di un decennio fa. Questo lo si può fare ha detto “creando occupazione, sviluppo e lavoro…e noi ci stiamo provando”
Inizia dunque il conto alla rovescia per Ottobrando a Floresta, il più alto comune siciliano a 1275 metri sul livello del mare, che si appresta a divenire un grande expo del mondo rurale dell’entroterra nebroideo, baricentro di aggregazione agricola, economica e turistica.
A fine della presentazione, dove hanno partecipato anche diversi amministratori locali e consiglieri comunali di entrambi i paesi, i giornalista hanno degustao prima in un aperitivo rurale, a Floresta, i prodotti tipici accompagnati dal vino locale, poi scendendo a Ucria, opsiti dell’amministrazione locale, si è svolto il pranzo con le pennette al pesto di nocciola e speck.