Si è tratto di uno show in cui sono state messe sotto tiro le maggiori istituzioni e i soggetti in prima linea in Sicilia nella lotta contro la mafia (magistrati, prefetti, forze dell’ordine, ecc.), dove le affermazioni più ricorrenti sono state che “in Sicilia ormai la mafia non esiste più”, che “la vera mafia è lo Stato” e che “l’antimafia è peggio della mafia ed è ostacolo dello sviluppo dell’isola”.
Ad aggravare le mistificanti affermazioni del noto polemista, va sottolineato il suo ruolo istituzionale come sindaco del comune siciliano di Salemi (Trapani) e il fatto che sono avvenute nell’ambito di una kermesse cinematografica organizzata e quasi interamente finanziata con denaro pubblico (Regione siciliana, Provincia di Messina, Comuni di Messina e Taormina, Unione europea), all’interno della sezione Campus (patrocinata dal ministero della Gioventù) e a cui partecipavano centinaia di studenti universitari e liceali, critici cinematografici, giornalisti della stampa internazionale, ecc..
C’è poi il fatto che nessuno degli organizzatori o dei co-relatori presenti allo Sgarbi Show (la diretterice del festival Deborah Young e l’avvocato Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione Roma Mediterraneo, main sponsor dell’evento) abbiano ritenuto doveroso richiamare all’ordine Sgarbi, invitato a relazionare nello specifico su “L’arte e la cultura in una società senza valori” e non certo sulle vicende relative all’ispezione avviata dalla Prefettura di Trapani per verificare l’esistenza di presunte infiltrazioni mafiose nella vita amministrativa del Comune di Trapani.
Come è poi possibile vedere nel video, nessun ha impedito (o censurato) che il sottoscritto – giornalista accreditato al festival – venisse apostrofato per tre volte da Sgarbi come “mafioso” solo per aver espresso verbalmente il proprio sdegno per i gravissimi attacchi all’Antimafia. In merito ho già dato mandato ai miei legali di sporgere querela nei confronti del sindaco-polemista; tuttavia sento il dovere di invitare gli organi d’informazione a dare il massimo risalto alla vicenda anche per prevenire che in futuro si possano ripetere simili sproloqui di fronte a giovani e studenti, per giunta a spese dei contribuenti. Invito altresì le autorità mgiudiziarie competenti, la Prefettura di Trapani, le Commissioni parlamentari antimafia nazionale e regionale a ordinare il sequestro della registrazione dell’intervento di Vittorio Sgarbi per verificare la gravità delle sue affermazioni al festival di Taormina.
Colgo l’occasione per ringraziare i colleghi giornalisti e tutti coloro che in questi giorni mi hanno espresso solidarietà.
Antonio Mazzeo
Allegato
Comunicato PRC: Taormina FilmFest, solidarietà al giornalista Antonio Mazzeo Apprendiamo dalla stampa le deliranti affermazioni del noto animatore televisivo Vittorio Sbarbi durante un incontro al Taormina FilmFest.
Pare che l’illustre ospite abbia affermato che “la mafia in Sicilia non esiste più”. Tale dichiarazione per quanto ci riguarda non solo è una colossale menzogna, che si replica da sola, ma è anche una “pugnalata” a chi la mafia, “Cosa Nostra”, la combatte ogni giorno. Ricordiamo che sotto gli occhi di tutti ci sono uomini dello Stato, associazioni e liberi cittadini che a costo di gravi rischi e mille sacrifici lavorano ogni giorno contro la mafia per la legalità e la giustizia, oltre che partiti come il nostro, storicamente in prima linea nel contrasto degli interessi criminali nella politica. Gravi anche gli attacchi ricevuti dal giornalista Antonio Mazzeo che, sempre a quanto riporta la stampa, è intervenuto civilmente per contestare tali sproloqui, dato anche il colpevole e mancato intervento della direzione del festival.
Antonio Mazzeo, giornalista da sempre avverso ai poteri criminali ed autore del libro “I Padrini del Ponte” (insignito recentemente da Italia Nostra del premio “Bassani” per il giornalismo d’inchiesta), è stato ripetutamente apostrofato come “mafioso”, accusa che farebbe anche ridere se non fosse di per sé una grave calunnia.
Presa visione di tutto ciò il Partito della Rifondazione Comunista (Federazione della Sinistra) esprime la sua più totale solidarietà e vicinanza ad Antonio Mazzeo ed a tutti coloro i quali ogni giorno vivono e lottano per fare della nostra Sicilia una terra giusta, libera e felice.
Gianluca Pini segreteria provinciale PRC / FdS Messina resp. movimenti