Il progetto discografico Shulùq vuole essere un omaggio ai popoli e alle culture che si affacciano sul Mediterraneo attraverso la musica di compositori contemporanei provenienti da diverse aree geografiche e da diverse esperienze culturali e musicali ( Italia, Grecia, Algeria, Francia ed Egitto).
Il Mare Nostrum è inteso come luogo ideale dove sono possibili la compresenza di passato, presente e futuro, e la convivenza delle esperienze e degli ideali dei popoli che si bagnano nelle sue acque. Le composizioni contenute in Shulùq sono espressamente composte per l’occasione e sono dedicate all’ideatore del progetto: Calogero Giallanza
Shulùq è la traduzione dall’italiano all’arabo del nome che si da al vento “scirocco” (vento di mezzogiorno), ed è il termine usato dai marinai tunisini per indicare il vento caldo proveniente dal Sahara e da altre regioni del nord Africa che soffia su tutte le terre bagnate dal Mare Nostrum.
Lo scirocco è uno dei venti più familiari nel bacino del mediterraneo e del suo nome esistono numerose traduzioni: siroc in francese e provenzale, xaloc in catalano, siroco, jiroque, jaloque o xaloque nei diversi dialetti spagnoli, siròkos in greco moderno.
Ma la cosa più interessante è che in una sorta di affettuosa “appropriazione” le genti del mediterraneo lo chiamano in modo diverso a seconda del luogo in cui spira: jugo nella ex Yugoslavia, ghibli in Libia, mentre sulle coste francesi, caricatosi di umidità, assume il nome di marin. Shulùq, questo vento caldo ed umido, simboleggia il fiato, il respiro del Mediterraneo, e per estensione l’anima del Mare Nostrum, un “ponte” fatto di armonie, di suoni e di sensibilità che accomunano tutte le genti che vivono sulle sue coste.
I loro miti, i colori, i profumi ed i racconti, il loro sentire unico seppure espresso in multiformi generi e stili, in un grande alveo umano e geografico pieno di echi culturali remoti e recenti, di storie intrecciate, di fatica e dolore, di gioie e passioni, di partenze ed esodi, di speranze e nostalgie, sonante in polifonia di lingue diverse: un “mare nostro” che nonostante tantissime volte si sia bagnato di sangue, riesce comunque a parlare di pace.
Gli strumenti scelti per realizzare Shulùq sono il flauto, l’arpa e le percussioni: essi possono essere considerati l’emblema dello spirito ideale di questo progetto discografico, essendo nello stesso tempo gli strumenti più antichi della storia dell’umanità, come pure gli strumenti più versatili ed usati nelle produzioni musicali contemporanee, essi simboleggiano il passato, il presente ed il futuro. In oltre essi esprimono le radici comuni del genere umano in quanto non esiste popolo della terra, primitivo o moderno, che non abbia utilizzato forme anche rudimentali di flauto, arpa e percussioni per esprimersi in musica.
l’EDIZIONE:
SHULUQ è il PRIMO CD prodotto dall’ENPALS che conferisce all’OPERA attenzione ed interesse Nazionale ed Internazionale con il patrocinio dell’Università “La Sapienza” di Roma, dell’Ambasciata d’Egitto,dell’Ambasciata della Palestina O.L.P e della Delegazione del Quebec a Roma.
Interpreti: Calogero Giallanza (flauto)
Mohan Testi (arpa)
Andrea Piccioni (percussioni)
Compositori: Mikis Reumekis, Salim Dada, Sergio Pallante, J. Francois Basteau, Calogero Giallanza, Mohamed Saad Basha, Luca Mereu.
La copertina è stata realizzata dal pittore: Tano Santoro –
Ylenia Olivo è la Project Manager Culturale.
Calogero Giallanza
Si è diplomato presso il Conservatorio “S.Cecilia” di Roma.
Svolge un’intensa attività concertistica in Italia ed all’Estero(Festival Todi 95, Teatro Vittorio Emanuele di Noto 99/2000, Teatro & TD Zagabria [Croazia] 99/2001, Festival Palermo di Scena 97/ 2000, Ambasciata Italiana di Abu-Dhabi [Emirati Arabi Uniti] 2001, Auditorium “Lisinski” Zagabria[Croazia] 2003, Istituto Italiano di Cultura Los Angeles [U.S.A.] 2003, Scottsdale Phoenix -Arizona State University [U.S.A.] 2003, Ortigia Festival 2003, Discoteca di Stato 2006,Opere Festival 2006/07, Melbourne Italian Festival 2007[Australia]. IV Rioharp Festival 2009/2010 Rio de Janeiro [Brasile], 46 Festival Nuova Consonanza 2009, Auditorium M.A.S.P. S. Paolo 2010 [Brasile].
Incide il CD “Mediterranea” (1999) ed il CD “Thalassa” (2001) in cui figura sia in qualità di Autore delle composizioni che come flauto solista Nel 2005 incide con l’Ensemble Colosseum il CD “Due fauni, arco e pizzicato” in cui figura come I° flauto solista.
Nel 2007 incide il CD “Al muhda ilayy” ( brani per flauto solo e flauto ed arpa dedicati a Calogero Giallanza) prodotto con il contributo dell’ I.M.A.I.E.
Nel 2011 incide il CD “ Shulùq” Suoni e Ritmi dal Mediterraneo,(brani per Flauto, Arpa e Percussioni) prodotto dall’ENPALS fondo PSMSAD con il patrocinio di Università, Ambasciate ed Organizzazioni Nazionali ed Internazionali.
Ha effettuato registrazioni per Rai due TV, Radio Vaticana, e per la Interactv. Sue esecuzioni sono regolarmente trasmesse da Radio – Rai Filodiffusione e da Radio Rai International.
E’ stato ospite in qualità di esecutore e di compositore della prestigiosa e storica trasmissione di Radio Rai Italia: “Notturno Italiano”.
E’ il Direttore Artistico dell’Officina Musica degli ” Ostinati” nell’ambito della quale effettua ricerche e sperimentazioni sul rapporto parola-musica.
Nel 2004, figura sia come Autore-Esecutore delle musiche che come protagonista in video del Documentario “Favola del Vento e del Mare” di Pierpaolo Gandini, prodottto dalla SD cinematografica per la Televisione Italiana e Internazionale, andato in onda alla: Televisione Italiana – Rai 3 (Rubrica Geo & Geo) e Televisione Svizzera – RTSI.
Nel 2009, vince come Primo classificato la III edizione del Premio IMAIE 2009, sezione musica Classica – Contemporanea con il CD “Al muhda ilayy”.
Nel 2010 gli viene assegnato il Premio Nazionale“Antonello da Messina”VI edizione.
Calogero Giallanza
Tel. 338 2893540 fax 06 233248731
giallanza@hotmail.com
www.calogerogiallanza.tk