Approvata da Sala d’Ercole la legge-voto sulle “Disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia”.
Approvata nel tardo pomeriggio di ieri la legge voto sull’istituzione delle agevolazioni fiscali per i comuni montani, presenti una ventina di sindaci siciliani che hanno voluto seguire il voto.
La legge dovrà adesso passare il vaglio dello Stato, prevede esoneri finanziari per i comuni con meno di 15 mila abitanti e a 500 metri sul livello del mare che abbiano subito lo spopolamento. Previsti anche riduzione dell’Imu per le nuove attività nei locali sfitti, esonero da contributi a scalare per le imprese, Iva agevolata, agevolazioni per le startup.
Vincenzo Lapunzina, coordinatore regionale del comitato delle ZFM
“Il parlamento della regione siciliana ha approvato la prima legge di prospettiva della sua storia. Attendavamo questo momento da 1706 giorni”.
Soddisfatto il presidente della Regione, Nello Musumeci
“Si tratta di un importante strumento di crescita per le aree più interne dell’Isola, perché può creare favorevoli condizioni di sviluppo. Adesso, però, la partita si sposta a Roma, per cui dobbiamo fare pressione sul parlamento nazionale, affinché si arrivi al voto finale nel più breve tempo possibile”.
Il vice presidente della Regione Sicilia Gaetano Armao
“E’ giunta all’approvazione un’iniziativa sulla quale lavoriamo da anni con gli esponenti del territorio che può costituire una leva di sviluppo per contrastare desertificazione delle imprese e spopolamento delle aree montane, proseguiremo il lavoro nel negoziato finanziario con lo Stato, affinché questa forma di fiscalità di sviluppo possa rinvenire le risorse necessarie”.
Per il M5S
“Il parlamento siciliano reclama così dallo Stato un’azione legislativa perché questi comuni ottengano l’esenzione di alcuni tributi per chi assume nuovo personale nelle imprese, la riduzione dell’Imu per le nuove attività nei locali sfitti, l’esonero da contributi a scalare per le attività e le imprese che si insediano e che resistono, l’Iva agevolata, le agevolazioni per le startup”.
“La legge sulle Zone franche montane nasce in maniera assolutamente trasversale ed è un segno di accoglimento nei riguardi dei sindaci e di condivisione politica tra tutti i colleghi deputati. Una iniziativa doverosa verso quel popolo autentico dell’entroterra siciliano, sempre operoso nella storia, e che potrà continuare ad esserlo con questa legge che compensa le forti dinamiche sociali che hanno portato allo spopolamento e al trasferimento nelle fasce costiere, dando anche la spinta all’urbanizzazione nei grandi centri abitati. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: abbandono dei territori, dissesto idrogeologico sempre più incombente, terreni abbandonati e famiglie in difficoltà costrette all’esodo. Questa azione legislativa ha fatto, inoltre, da spunto per discutere finalmente di una questione centrale per tutta la Regione, cioè le norme di attuazione del nostro statuto. Prossimamente ci occuperemo anche di una normativa di carattere regionale sulla montagna”.
Preoccupato Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Ars
“Può essere un buon inizio ma adesso devono seguire i fatti. E siamo molto preoccupati perché mentre si parla di aiutare le zone montane, contemporaneamente il governo regionale ha deliberato di destinare ai comuni soltanto 50 milioni dei 115 previsti nella legge di bilancio e questo è un danno per i territori e in particolare per tutti i comuni della aree montane perché hanno bisogno di maggiori infrastrutture. Il governo non ha voluto esaminare il nostro ddl per le zone montane, perché mancava la copertura finanziaria, altrimenti avremmo potuto per alcuni interventi approvare una legge a sostegno dei comuni con risorse regionali”.