Ricordo di Maria Occhipinti e “Storia di Rosalia Lombardo, la bambina che dorme da cento anni”
04 gennaio 2021 ore 15.30 – Ricordo di Maria Occhipinti, “una ribelle del Novecento” con la giornalista Silvia Ragusa.
Chi è Maria Occhipinti, la “Donna di Ragusa”?
Ragusa: è la mattina del 4 gennaio del 1945, tra le strade corso Vittorio Veneto e la via 4 Novembre, una giovane donna, incinta di cinque mesi, si stende a terra, davanti a un camion militare carico di giovani per consentire loro di fuggire.
Quella donna era Maria Occhipinti, che da ragazzina povera, in una città e in un tempo in cui essere poveri e soprattutto donne povere era molto di più che privazione materiale, si trasforma in donna che si ribella e che paga la sua ribellione con il confino e il carcere e, successivamente, con l’emarginazione, la solitudine, la delusione e infine il silenzio sulla sua Resistenza.
08 gennaio ore 21.30 in diretta streaming – Presentazione del Libro “Lo spazio di un mattino. Storia di Rosalia Lombardo, la bambina che dorme da cento anni” di Dario Piombino Mascali, a cura di Alessia Franco.
Un secolo dopo la sua morte, avvenuta il 6 dicembre del 1920, Rosalia Lombardo fa ancora parlare di sé. La bambina che dorme da cento anni ha ottenuto l’immortalità grazie all’arte di Alfredo Salafia, noto imbalsamatore di inizio Novecento, la cui tecnica unica ha permesso al corpo della piccola di arrivare fino a oggi in condizioni quasi perfette.
Lo spazio di un mattino: tanto è durata l’esistenza di Rosalia Lombardo, morta a quasi due anni e custodita alle Catacombe dei Cappuccini di Palermo. Ma ci sono tante altre vite che non fanno in tempo a sbocciare. E se per noi la mortalità infantile è oggi considerata quasi un tabù, altrove è ancora drammaticamente diffusa.
Quali erano i sentimenti, le reazioni, le pratiche, ma anche gli antidoti per scongiurare la dipartita dei bambini in Sicilia? Quali le relazioni, misteriose e magiche, che li legavano al cielo?
Un racconto che ripercorre la vicenda di Rosalia Lombardo sotto il profilo antropologico e medico, passando attraverso le tradizioni popolari e la cultura di massa. Per tutti, la piccola mummia è la “bella addormentata” di Palermo: non un semplice soprannome, ma l’indizio di un legame con alcuni dei temi – tra cui il sonno e la rinascita – che affiorano dall’antichissima fiaba.
Questo libro è quindi una riflessione sull’essere bambini ieri e oggi: sull’infanzia affermata e difesa, come su quella intralciata e negata.
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