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Sicilia – Scontri di Potere. L’Udc esce da governo della regione

L’Udc siciliano ha deciso di ritirare la collaborazione con il governo presieduto dal governatore Lombardo.

Il prof. Piraino si ritira da assessore.

”Riteniamo chiusa questa fase della politica regionale”, ha detto il senatore Udc Giampiero D’Alia.

Il dado è tratto: l’Udc Sicilia toglie il sostegno al governo di Raffaele Lombardo. Non è servito a nulla il post di ieri di Raffaele Lombardo, che dal suo blog rassicurava gli (ex) alleati: ”Mi auguro che il disagio delle forze politiche, non solo dell’Udc ma anche dell’Mpa e degli altri partiti, per un riassetto complessivo e un rilancio in vista delle elezioni possa rientrare. Il riassetto è indispensabile e in questo senso mi impegno e mi auguro che il confronto con l’Udc e con gli altri partiti alleati possa tornare su un binario di collaborazione proficua per tutti”.

Il coordinamento regionale dell’Udc, riunito ieri in conclave a Messina, presenti tutti i deputati regionali, nazionale e i presidenti provinciali e comunali del partito, ha deciso “all’unanimità” di ritirare l’appoggio al governo presieduto da Raffaele Lombardo, e di accomodarsi fra i banchi dell’opposizione.

“L’Udc siciliano ritiene, pertanto, conclusa la collaborazione con questo governo regionale la cui maggioranza politica appare debole e poco coesa per affrontare con efficacia le dure prove che nel 2012 il Paese e la Regione saranno chiamate ad sostenere”, recita il documento del coordinamento regionale udiccino. D’altronde, “ad oggi le risposte che abbiamo avuto non sono sembrate all’altezza della gravità della situazione”.

“Oggi, però, vi è bisogno di una fase politica nuova per affrontare le emergenze dettate dalla crisi economica e sociale che sta scuotendo il Paese, il Sud e la Sicilia in particolare”. Sulla stessa linea l’assessore tecnico d’area Udc, Andrea Piraino, che condivide in pieno il documento del coordinamento regionale udiccino e rassegna le dimissioni.

Cosa succederà adesso? Raffaele Lombardo non avrà più il sostegno degli otto parlamentari regionali casiniani. Fonti autorevoli rivelano che nelle prossime ore potrebbero uscire dalla maggioranza anche i futuristi di Gianfranco Fini.

Tuttavia Lombardo sta già lavorando ad un nuovo governo, il “Lombardo-quinquies”, un governo di soli tecnici sulla stessa linea del precedente.

Chi sostituirà gli udiccini? Da più parti si sussurra che Lombardo starebbe cercando di convincere Gianfranco Micciché e il suo drappello di deputati sudisti.

Il governo regionale e’ retto da una maggioranza Pd-Mpa-Fli-Udc e Api.

 

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