Dopo la presa di posizione – con Nino Musca – del gruppo di riferimento vicino a Carmelo Rizzo, a Sinagra gli schieramenti prendono forma, anche se tutti notano l’atteggiamo “osservatore” che il fronte vicino al sindaco uscente, Enza Maccora mantiene… quasi un voler mantenere un basso profilo in attesa di buttar le carte sul banco. E ci sono commenti, giudizi, osservazioni. Ne cogliamo due. Fermo restando che la testata resta disponibile alla pubblicazioni di altri confronti e analisi. E’ il pensiero di Michele Orifici, che già prende posizione, netta e precisa e di Enzo Caputo che mantiene in pozione “centrale”, che analizza e commenta in attesa di confronti-
Leggiamole.
Enzo Caputo, oggi potrebbe rappresentare l’ago della bilancia, ha dalla sua un pacchetto di voti ideologizzati, non legati a promesse o potere, frutto dell’impegno speso nel sindacato e che raccoglie per la sua coerenza politica.
Ha sempre detto chiaramente come la pensa, diventando a volte, per questo, scomodo e ingombrante, ed anche in questo frangente senza ancora prendere posizioni dice la sua.
Da sempre contrario alla frammentazione “che non fa bene a nessuno”, evidenzia che lo sbaglio da non fare in quest’importante tornata elettorale è quello di essere “contro a priori”, demonizzando l’avversario, buttare la campagna elettorale in caciara.
Questo è uno scotto – dice in un intervista al nostro gioirnale – che il paese ha già pagato.
E lo dice chi ha pagato – sotto svariati fronti – a caro prezzo il suo essere a schiena dritta.
Poi Caputo evidenzia il rapporto d’amicizia che lo legata a Enzo Franchina, che oggi sembra porsi fuori dai giochi politici, riconoscendogli che è stato il primo, direttamente mettendoci la faccia, in una piazza sempre più vuota, a stimolare il dibattito, nel tentativo di aggregare. parlando di programmi, e mettendo sul piatto del confronto spunti e idee.
Ma questo, evidenzia ancora Caputo, non lo priva della libertà di giudizio o di scelte future.
Poi guardando a possibili schieramenti, sottolinea che l’analisi, il ricordo, l’evitar di essere “di memoria corta” sarà fondamentale per tanti nel prendere una posizione, dice anche che il paese non ha bisogno di nepotismi, di passaggi di cariche da padre in figlio, da famiglia a famiglia, nè di lasciar spazio a interessi personali, ma deve davvero puntare sui giovani, senza usarli come classiche cartine tornasole, creando posti di lavoro, quello vero, occupazione, commercio e sviluppo.
Per questo Enzo Caputo oggi è disponibile al confronto, sui fatti e non sulle chiacchiere, sui programmi e per Sinagra.
Lo stesso poi, in un giudizio, senza remore, ha parole di stima per Daniela Spanò.
“E’ una giovane, entusiasta, che ha vissuto la politica con passione, come tutti dovrebbero fare, avrà certamente commesso degli errori, guai a chi pensa di non farne mai, come tutti, è oggi il suo isolazionismo, i rimproveri muti che subisce, le che ha fatto opposizione reale, lasciano molto a pensare… anche su questo bisognerebbe riflettere”.
Anche Michele Orifiti, geologo, che mastica di politica da tempo, dice la sua schierandosi e diventandone testimonial, le sue parole sono ovvie con Nino Musca.
Il professionista affida la sua analisi ad un post su facebook.
“Oggi più che mai Sinagra NON ha bisogno di terze liste. Servirebbero solo a dividerci in un momento in cui occorre l’esatto contrario. Esistono già due opzioni A (Maccora) e B (Musca). Stop.
Il nome di Nino Musca nasce dai giovani, la parte più sana della società, quella che si entusiasma, sa entusiasmare e che crede in futuro migliore. I veri “saggi” oggi sono loro.
Con coraggio sono usciti allo scoperto. Hanno individuato come guida per il nostro Paese una persona seria e garbata, un professionista competente, un uomo che sa ascoltare e che vive la politica come passione e servizio.
Sono contento di questa scelta e sarò al suo fianco. #ninomuscasindaco“.
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