L’impennata, manco a dirlo, è dovuta al tempo sempre più risicato tra i comizi e le urne.
A far alzare l’asticina è stato l’incontro, martedì, con i cittadini della lista “Fortemente Sinagra Nino Musca Sindaco” dove a far da padrone è stato il mix di maieutica e dialettica con il quale la compagine del sindaco uscente si è interfacciata con l’auditorio.
Cambiamento o continuità?
Il primo è invocato a gran voce dalle liste “Presenti per Sinagra Carmelo Rizzo Sindaco” e “Noi X Sinagra Emanuele Giglia Sindaco”, nate nell’ultimo periodo dal “restringimento” delle larghe intese del 2017 che avevano portato l’attuale sindaco alla guida dell’esecutivo.
La seconda dalla lista Musca.
C’è un tempo per cambiare è uno per continuare e raccogliere i frutti di ciò che si è seminato e noi dobbiamo continuare a lavorare – ha detto sostanzialmente Musca – rafforzando, qualora ce ne fosse stato bisogno, l’intervento appassionato dell’assessore indicato Simone Bonfiglio.
Abbiamo parlato poco e lavorato tanto ha continuato e non si capisce perché – riferendosi alle appartenenze politiche – ciò che per gli altri è lecito per noi debba essere vietato.
Fin qua la Piazza.
E i programmi?
Basta un’occhiata per capire che tutti e tre sono ricchi di iniziative per il paese.
Miglioramento della viabilità, valorizzazione delle risorse, sicurezza, turismo, sociale, Centro storico, rete idrica, energie rinnovabili ecc.
“Libro dei Sogni” o manuale operativo?
Sarà il tempo a sciogliere i dubbi e ovviamente tanto dipende da chi sarà chiamato a realizzare quelli che, al momento sono dei “desiderata”. Insomma dovranno verificarsi tre condizioni: prima la persona giusta sulla “consunta poltrona” di primo cittadino, che dovrà essere credibile, specchiato e sapere interloquire con le Istituzioni; seconda l’esistenza di risorse finanziarie per le idee proposte, terza la capacità di tutti gli ingranaggi della macchina amministrativa comunale di programmare gli interventi, intercettare i finanziamenti e realizzare le opere.
Nel particolare i programmi qualche differenza sostanziale la presentano.
Per Rizzo è importante, tra l’altro, il completamento della Strada di Martini ma soprattutto la Riqualificazione del Carcere di Martini e della Tomba Bizantina di Mezzagosto.
Un progetto che, se ben strutturato e realizzato (Rizzo – date a Cesare quello che è di Cesare – in passato ha sposato la causa dell’antico maniero normanno maturata l’esperienza necessaria alla buona riuscita) potrebbe cambiare la geografia turistico culturale del paese contribuendo non poco alla proposta destagionalizzazione del turismo che troviamo nell’ambito dello stesso programma.
Tra i punti forti per Giglia la creazione di un Ufficio ad Hoc per l’intercettazione di tutti finanziamenti europei (Ufficio che richiede la presenza di personale altamente qualificato); il “piano del Bisogno” per meglio rispondere alle esigenze delle fasce deboli e la pulizia periodica delle strade periferiche da sempre croce del Bilancio comunale e degli operai esterni). Nel programma del sindaco uscente risalta l’attivazione di un protocollo d’intesa intercomunale per la realizzazione di una rotonda a Ponte Naso perché, se è vero che la “rondò” ricade nel Comune di Naso, è altrettanto vero che il protocollo d’intesa serve proprio a far interagire tra loro i Comuni che si servono della scorrevole.
E poi c’è l’Incubatore di Imprese e il Centro convegnistico permanente.
Il primo è in grado di fare la differenza per un buon rilancio economico, il secondo garantirebbe la tanto perseguita valorizzazione del Palazzo baronale Salleo. Che dire poi del programmato “Festival Land Art” per la valorizzazione artistica della fiumara visto che si scriveva Sinus acrius per, nel tempo, leggersi Sinagra.
Enzo Caputo