Da centinaia di anni la “corsa” caratterizza la domenica di Pasqua a Sinagra. Giovani e meno giovani, tutti in fila, per trasportare a spalla la statua del Patrono del paese, SAN LEONE che, dapprima viene portato in processione normale, quindi di corsa nell’ultimo tratto per un evento che lo scorso anno, solo domenica sera, ha registrato a Sinagra la presenza di circa 4.000 persone. Anche quest’anno è già tutto pronto per onorare SAN LEONE, all’insegna del solito entusiasmo tra fedeli e portatori,
La spettacolare processione in onore di San Leone, Patrono del centro nebroideo, culmina con la “corsa” della statua sul ponte situato all’ingresso del paese, intorno alle 22, dopo la processione dal procedere lento, durata circa quattro ore, con il classico “due passi avanti e uno indietro” che secondo la tradizione locale che si tramanda vorrebbe rappresentare l’indecisione del Santo nel ritornare a Catania dove svolgeva l’attività di Vescovo.
Alla vista del paese Leone non ha più dubbi, sceglie Sinagra e i sinagresi e va incontro al suo popolo correndo in maniera sfrenata.
La festa continua il lunedì di Pasqua, con la processione del Santo per le vie del paese, con grande afflusso di fedeli; durante la giornata vi è anche “La Fiera del lunedì di Pasqua” un tempo molto attesa in quanto i cittadini facevano i primi acquisti primaverili.
Per tale motivo a Sinagra, caso molto particolare, la Pasquetta viene spostata di un giorno e si festeggia il Martedì.
San Leone è nato a Ravenna il 710 DC, fu vescovo di Catania e Reggio Calabria. La tradizione dice che trascorse, eremita in una grotta, a Sinagra gli ultimi anni della sua vita.
Narra la leggenda che alcuni Catanesi, nel tentativo di furto delle spoglie di S.Leone, la sera di Pasqua, dopo aver camminato tutta la notte, all’alba, si ritrovarono allo stesso punto di partenza e spaventati dall’evento si diedero alla fuga.
Comunicato Stampa – Andrea Bucale