I 5 Consiglieri Comunali dell’ex-Maggioranza scrivono al Sindaco sulle problematiche relative all’Area P.I.M. di C.da Filippello
L’area artigianale nel mirino degli ex di maggioranza, i Consiglieri Vincenzo Naciti, Lidia Gaudio, Giovanni Bucale, Paola Tindara Radici e Cono Alessandro Costantino scrivono al Primo Cittadino.
Nell’atto ispettivo si legge in premessa:
– che l’impatto della crisi economica sulle imprese operanti nel Comune di Sinagra si sta facendo preoccupante, anche a causa del difficile momento pandemico;
– che il tentativo di mitigazione di tali problematiche, in questo particolare momento storico, dovrebbe rappresentare un punto prioritario dell’agenda politica dell’Amministrazione Comunale in carica;
– che il Comune di Sinagra sta attraversando, anche dal punto di vista amministrativo e gestionale, un momento di difficoltà non indifferente che mette a rischio sia il corretto espletamento delle attività e dei servizi ordinari connessi, sia la programmazione e la pianificazione delle iniziative future.
considerato
– che l’Area Artigianale di C/da Filippello rappresenta uno dei cuori pulsanti dell’economia sinagrese e che all’interno della quale insistono 12 imprese che danno lavoro a più di 70 nuclei familiari;
– che numerosi operatori economici sfruttano l’indotto collegato;
– che i canoni di affitto dell’area PIM rappresentano un’importante voce di entrate per le casse dell’Ente;
– che lo stato di abbandono evidente in cui versa l’Area (con interventi non sempre programmati di pulizia e manutenzione) rappresenta uno dei motivi della perdita di competitività delle aziende ivi operanti che si confrontano sul mercato con realtà che hanno a disposizione infrastrutture nuove e al passo con i tempi
– che i sopraccitati consiglieri hanno cercato di lavorare in questi anni, con gli strumenti a loro disposizione, per cercare soluzioni concrete aventi come obiettivo quello di mettere le aziende nelle condizioni di effettuare interventi di manutenzione (anche sfruttando la compensazione sugli affitti come descritto nell’apposito regolamento delle aree in questione);
– che con Det. n.98/21 area pianiurb. del 11/05/2021 si era stabilito che si rendeva necessario, urgente ed indispensabile acquistare alcuni elementi di arredo urbano (cestini portacarte, vasi portafiori, paletti parapedonali), al fine di collocarli in varie zone del territorio (villa comunale, Lungofiume, centro storico, piazza Castello, Area PIM Filippello, ecc.), per regolamentare il transito, migliorare il decoro urbano e migliorare la pubblica incolumità;
– che ad oggi non si hanno notizie riguardanti la collocazione di questi elementi di arredo che avrebbero dovuto migliorare il decoro e la fruibilità dell’area e di altre zone del nostro comune;
– che riteniamo non più possibile il continuare a non affrontare il problema della manutenzione straordinaria degli edifici dell’Area P.I.M., con particolare riferimento al degrado delle coperture, dei pluviali e delle facciate, anche alla luce delle risorse che potrebbero essere intercettate (naturalmente dotandosi per tempo di progettazione) grazie alle misure e alle linee di finanziamento del PNRR e della programmazione comunitaria PO FESR 21-27.
interrogano
la S.V.:
– per sapere le ragioni del ritardo di oltre otto mesi nell’espletamento della procedura di messa in opera della fornitura oggetto di aggiudicazione;
– se il Sindaco e l’Amministrazione Comunale intendono affrontare seriamente il “Problema Area Artigianale”