scritto da Domenico Orifici e pubblicato oggi sulla Gazzetta del Sud
Scendendo lungo la vecchia rotabile che da Sinagra porta a Ponte Naso, nei pressi del campo di calcio, all’ignaro cittadino si presentano due sontuosi impianti sportivi: da un lato la piscina comunale e dall’altro un capannone coperto da un telone verde, il palazzetto dello sport polivalente, realizzato con i fondi del progetto “Pon Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007- 2013″.
“ Io Gioco leale” finanziato nel 2011.
I lavori di costruzione furono appaltati alla ditta B M. di Gangi. avviati il 28 marzo del 2014 e da ultimarsi entro il 27 luglio dello stesso 2014.
Apparentemente l’opera è stata completata entro i termini contrattuali e si parlò subito anche che sarebbe stata inaugurata da un giorno all’altro.
La piscina comunale, un tempo coperta dal tendone come ora lo è il palazzetto dello sport, costata diversi milioni, da un anno e mezzo circa, è rimasta senza telone perché fu divelto dal vento, lasciando la grande vasca esposta a un lento ma inesorabile degrado senza alcuna possibilità di essere utilizzata.
Si lottò per anni per avere una piscina comunale coperta perché era considerata una struttura che avrebbe dovuto far decollare l’economia del paese, doveva attirare la gioventù del territorio, migliorare la recettività di Sinagra e doveva anche servire per terapie riabilitative.
Il suo avvio fu travolgente: si è svolta perfino la fase regionale dei giochi sportivi studenteschi- Istruzioni scolastiche secondarie di I grado- delle categorie maschili e femminili, per la selezione ai giochi nazionali.
Ora le due strutture sembrano abbandonate e si sconoscono i motivi.
E’ possibile che si facciano tanti sacrifici per il finanziamento per poi abbandonare le opere al degrado?
Domenico Orifici
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