SINAGRA – Proposta per l’istituzione del “Parco letterario Beniamino Joppolo”

Un piano di sviluppo integrato del territorio tra quanto resta di ciò che può ancora essere incentivato delle colture (agrumeti, frutteti, noccioleti) e quanto deve essere scoperto (l’identità culturale, i poteri evocativi della letteratura), – e quello che ci si deve proporre.
Tema catalizzatore, quindi, che deve essere individuato nella identità dei luoghi, nei suoi valori sociali, in tutte le dimensioni di vita.
Identità che deve essere percepita come bene della comunità e fisionomia dei luoghi geografici e dei cittadini, bene comune come incentivazione di sviluppo economico.
Il quadro entro il quale muoversi è quindi, semplificando, questo: non solo la memoria e la tradizione vanni riscoperti, ma è necessario collegarli alla ricchezza letteraria del luogo, affinché “cultura e territorio” ( risale al 1983 il numero unico di un giornaletto del Premio Letterario Joppolo-Piccolo che si proponeva questo problema), coincidano, sentiti come “unica identità”.
Il Parco Letterario Beniamino Joppolo di cui si vuole proporre l’istituzione, costituisce il tema di questa breve divagazione; si premette che l’impostazione dell’intero tema, va affrontata con un progetto che abbia tutti i crismi della fattibilità si può comunque, insistere ancora con alcuni spunti di riflessione, vista l’inedita proposta.
Intanto, parlando di Parchi Letterari ci rifacciamo all’intuizione della fondazione Stanislao Nievo; in riferimento al progetto, la stessa Unione Europea propone incentivi agli investimenti turistici per quanto riguarda i parchi che in questo quadro possono diventare veri e propri agenti di sviluppo del territorio, non solo per quanto attiene il “turismo culturale di nicchia”¹ prevalentemente colto, ma anche quello legato alle strutture dell’offerta gastronomica e delle vacanze balneari. A proposito, comunque, si rivela che il turismo culturale di tutto il territorio ha riflessi notevoli sullo sviluppo complessivo delle altre scelte turistiche.
Per sunteggiare quanto è risaputo, basti citare alcuni itinerari della zona dei Nebrodi, in vista dell’immenso patrimonio da valorizzare (per più ampi ragguagli si rimanda ad uno speciale Capo D’orlando del Giornale di Sicilia del lontano 7 dicembre 1985, a cura della Presidenza dell’Arci Nebrodi del tempo):

• ITINERARIO ARCHEOLOGICO: Tindari, Patti Marina, San Marco d’Alunzio, Tusa, Mistretta, Capo D’Orlando, ecc.
• ITINERARIO DEI CASTELLI: Brolo, Castell’Umberto; Militello, Sant’Agata, Acquedolci, Mistretta, Caronia, Pettineo, Sant’angelo ecc.
• ITINERARIO STAZIONI PREISTORICHE: Grotta del Lauro e San Teodoro ecc.
• ITINERARI AMBIENTALI: Parco dei Nebrodi.
• ITINERARIO DELLE CHIESE D’ARTE E DEI CONVENTI Fragalà ecc.

In questo contesto si inserisce la proposta del parco Letterario Beniamino Joppolo: è questa l’identità dei beni evocativi della zona.
Naturalmente quanti affronteranno con il dovuto rigore l’argomento potranno anche pensare alla più vasta ricchezza di altri beni che – come i primi- vanno tutelati ma con molta più attenzione perché sottoposti ad abusi; parliamo del paesaggio, che nella memoria sociale dei cittadini che abitano i luoghi ha un grande valore identitario, spesso sottovalutato dai piani regolatori: paesaggio urbano e rurale, luoghi della vita e dell’anima, delle memorie e delle identità, che, se persi, di ognuno degli abitanti dei luoghi scompare qualche “valore”.
Naturalmente molte altre questioni ineriscono con la proposta del Parco Letterario di Beniamino Joppolo. Si pensa ad un consumo d’arte in senso più generale: mostre, eventi, tradizioni, musei ma anche “atmosfere evocative”, feste religiose: un turismo incentrato non esclusivamente sulle bellezze artistiche ma anche dei luoghi di cui attori e scrittori sono spesso testimoni: un tutto che costituisce un amalgama di attrazioni una risorsa inestimabile che viene offerta come prodotto nell’ambito delle attività del Parco Letterario (dove tutto ciò è stato fatto da associazioni e Pro Loco, da assessori alla cultura che restano in carica per una sola legislatura, costituisce già un primo importante contributo: si pensi al Premio Letterario Joppolo Piccolo, che per un decennio ha tenuto banco con esiti prestigiosi).
I Sistemi turistici locali definiscono quali sono i concetti chiave dello sviluppo, attrattività, spazio, sinergia di sistema in collegamento alle risorse e alla cultura del luogo: su queste qualità vanno verificati i presupposti della “vocazione turistica e dei territori”.
I Sistemi turistici locali devono quindi essere in grado di esprimere una progettualità nell’ambito di una correlazione con l’offerta turistica, integrata tra politiche turistiche e sviluppo dei luoghi.
Concludiamo la nostra “divagazione” : abbiamo detto e ripetiamo che il Parco Letterario Beniamino Joppolo, a parer nostro, naturalmente, si inserisce in un territorio che si contraddistingue per la cooperazione sinergica di più protagonisti anche a livello interterritoriale con i comuni limitrofi: Naso, città d’arte, di cui Carmelo Incudine ci ha lasciato il suo “Naso illustrata”; Ficarra con il poeta Lucio Piccolo, e non solo, Gliaca e Brolo, nel cui ambito territoriale sono ben sviluppate attrazioni turistiche e poli vacanzieri ricchi di strutture di accoglienza. Spetta in tutti i casi ai comini, oltre che patrocinare iniziative le più varie, puntare sulla valorizzazione dei “luoghi letterari” ai quali dedicare il Parco (in questa direzione un convegno si è svolto a Sinagra sul tema del paesaggio nelle scritture di Joppolo che sarà ulteriormente arricchito da letture inerenti lo stesso tema nelle opere di Joppolo e Torres La Torre).
Nel nostro caso si può pensare non esclusivamente a Joppolo in considerazione che il comune di Sinagra confina con Ficarra, terra natia di Lucio Piccolo: ciò nel quadro di una ” localizzazione” di sistemi turistici locali fatta su una base culturale.
Con l’augurio che questa idea possa concretizzarsi, vanno sin da ora potenziate tutte le attività preparatorie atte a promuovere un circuito virtuoso che sappia proporre il prodotto cultura e valorizzare i luoghi della memoria proposti dallo scrittore Beniamino Joppolo.