In merito alla ormai nota vicenda della surroga di un consigliere comunale Orifici, anche il PdL prende posizione.
riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del gruppo consiliare del Pdl siangrese.
In merito alla ormai nota vicenda della surroga di un consigliere comunale nell’ambito della fine strategia messa in atto dal Sindaco Scarso, finalizzata al raggiungimento di una propria maggioranza consiliare, al momento inesistente, il gruppo del PDL, che ha già manifestato nella sede istituzionale il proprio dissenso, precisa quanto segue.
Premesso che nessuna riserva, ovviamente, esiste nei confronti di chiunque debba subentrare in consiglio comunale, come previsto dai vigenti ordinamenti, tuttavia il gruppo non può esimersi dall’esprimere una ferma e assoluta condanna riguardo ad un’operazione gestita all’insegna della immoralità e del totale disprezzo della volontà democratica, di cui è responsabile il sindaco e i suoi attuali collaboratori.
Una tale situazione costituisce un precedente da condannare senza remore in quanto rischia di lanciare messaggi assolutamente negativi di opportunismo becero e trasformismo sfrenato, alla ricerca semplicemente di tornaconti e vantaggi personali in totale disinteresse per il bene della collettività.
Come si potrebbe altrimenti interpretare un’operazione – comunque non conclusa dopo circa un anno di trattative e di paralisi amministrativa – che vede acerrimi nemici del sindaco Scarso, sia in campagna elettorale che in consiglio, appoggiare oggi la sua (dis)amministrazione con una manovra di palazzo degna del peggiore milazzismo ?
Non sono gli stessi personaggi ad averlo definito inconcludente e incapace invitandolo alle dimissioni per il bene del paese?
E che dire di chi ha firmato finanche diversi esposti all’autorità giudiziaria contro i provvedimenti adottati da colui che, improvvisamente e stranamente, assurge al ruolo di fine stratega ?
Alla luce di quanto sopra il dissenso politico espresso e ribadito oggi dal gruppo consiliare del PDL è assolutamente corretto e opportuno, nella considerazione che i valori della volontà popolare vanno difesi in quanto alla base dell’ordinamento democratico e dello svolgimento naturale di qualunque sana amministrazione.
Diversamente si darebbe adito alla legittimazione, se non alla condivisione, di atti e comportamenti all’insegna solamente della conquista di poltrone e vantaggi personali, con l’aggravante della mancanza del necessario consenso popolare.
Il Gruppo Consiliare del PDL
