Un lutto familiare che ha toccato più consiglieri comunali ha fatto scaturire la civilissima decisione di rinviare i lavori consiliari all’anno nuovo.
Dunque tutto fermo nel paese di San Leone.
Difficile spiegare e spiegarsi cosa sta succedendo a Sinagra, e forse quest’ulteriore lasso di tempo servirà a chiarire le idee ad osservatori e esecutori del “far politica” a Sinagra.
Ma servirà forse a render più chiaro il ruolo di uomini e partiti, a spiegare il “fare” del Pd, a far vedere le anime che lo compongono, da quella legata alla Margherita, a quella Comunista, a quella del vecchio Centro.
A capire il ruolo di Lo Monte, dell’area vicina al Pdl, ma soprattutto a fare un’analisi sul perchè i giovani sono delusi, e tanti disillusi; sul motivo del crollo delle speranze dei commercianti, sul paese che si “svuota”, sul perchè stenta a decollare un paese che ha peculiarità, risorse, attrattive, luoghi, per svolgere attività di richiamo, di risveglio commerciale, capacità di determinare flussi turistici e culturali.
Ci vogliono idee e uomini (e donne) che le attuano.
Ci vuole il coraggio di scegliere, di lottare, di realizzare quei progetti che guardano avanti.. anche di fare delle scelte, drastiche, radicali, coerenti.
Un momento di pausa… speriamo che in tanti ne traggano spunto di riflessione.
Per la cronaca questo rigurgito di crisi politica locale scaturisce dal fatto che la pubblica assemblea convocata dal presidente Giglia, doveva prendere atto della richieste di dimissioni del consigliere Giovanni Bucale, chiamato in giunta dal sindaco Scarso, con delega alla “Comunicazione”.
Al suo posto, per surroga, doveva andare in consiglio comunale, il primo dei non eletti delle amministrative della primavera del 2009, Riccardo Orifici.
Ma i consiglieri Antonino Maccora, Silvia Saitta, Guido Benincasa, Calogero Corica, Vittorio Passalacqua, Leone Piazza e lo stesso presidente del consiglio Emanuele Giglia votavano contro le dimissioni.
Un atto politico sicuramente provocatorio, un non-sense dal sapore di denuncia politica, non accettato dal resto del consiglio – Michele Orifici, Giuseppe Ioppolo, Luciano Giorgio, Giuseppe Rizzo, Franco Fogliani e Giuseppe Gaudio – che abbandonavano i lavori.
Da qui il rinvio e la convocazione, dopo 24 ore, per ieri sera.
Poi l’ulteriore rinvio.
Ora tutti a brindare all’anno nuovo ed auguri per Sinagra.