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SINAGRA – Verso le battute finali della campagna elettorale, e a Gorghi e Mulinazzo c’è chi si gode l’abbraccio della folla

Torte, spuntini frutta, dolci e quant’altro ha gustato il numeroso pubblico durante gli incontri di presentazione della lista dell’Ingegnere Nino Musca, candidato a sindaco nelle prossime amministrative, nelle contrade di Gorghi, Mulinazzo, ecc. sono stati gentilmente e spontaneamente offerti dai sostenitori locali che si sono autotassati per offrire un momento conviviale in onore di Nino.

Le precisazioni, a volte sdegnate, arrivano da più parti per fare chiarezza nel “mare magnum” degli ultimi fuochi della tornata elettorale che vede contrapposti alla corsa per la sindacatura, l’uscente Vincenza Maccora, da tempo in politica e Nino Musca, alla sua prima esperienza elettorale, fortemente voluto da tanti giovani che hanno addirittura firmato un documento per chiedere il suo impegno e convincerlo ad accettare di rappresentarli.

In attesa degli “ultimi fuochi “ ufficiali, che si concluderanno venerdì, dove Musca chiuderà la campagna elettorale favorito dal sorteggio; la caccia al voto è diventata sottile, individuale e, manco a dirlo si è già “insinuata” nelle famiglie e le amicizie consolidate.

Nel frattempo ogni “freccia” è buona per gli archi oratori anche se gli argomenti citati non sembrano tirare tutti allo stesso modo.

Sul palco si è parlato anche di “laureati”, “operai”, teschi …

Simpatia, autorevolezza, freschezza, esperienza, novità, continuità… niente viene tralasciato anche se, par di capire, che molti giochi siano già stati fatti e mancherebbero solo i dettagli.

Insomma tutto e niente.

Non completo, ad ora, se si esclude l’elencazione da parte della lista del sindaco uscente, delle cose fatte, il dibattito approfondito sulla vita amministrativa degli ultimi cinque anni quella che, in ultima analisi, dovrebbe dare in un senso o nell’altro, un valido metro di valutazione agli elettori.

La Maccora ha promosso a pieni voti il suo operato e intende ora “valorizzarlo” continuando sulla stessa strada.

Di parere contrario la lista “NuovaMente Sinagra” di Musca, che non solo lo boccia ma parla di cambiare l’aria che si respira in paese, restituire la piazza ai cittadini, spalancare le porte del Comune , porte che, per Maccora, sono rimaste sempre aperte.

L’ultima tornata elettorale ha lasciato tante scorie che vanno eliminate, ha detto Musca, riferendosi ai danni provocati nel tessuto sociale dalle quattro liste.

Mentre la sua antagonista, in merito, ha parlato di una compagine che si è scissa in tre.

“Niente mi può essere rimproverato – dice Musca- per il semplice fatto che io non c’ero”. Aggiungendo che potrà essere giudicato tra cinque anni .

Intanto l’ironia, magari interessata, corre sul web.

Nel simbolo di Musca c’è un teschio?

“Il teschio non è la lampadina- si spiega Francesco Corica, su Facebook, dopo avere riconosciuto… “con riserva”, la bravura di Paola Radici, della lista Musca, ma quel disegno che la racchiude”, continuando poi con valutazioni politiche che in questa sede non trovano spazio poiché, anche l’ultimo iscritto all’Albo dei giornalisti, io lo sono dal tempo in cui Frank Sinatra era bambino, sa che, a riferirle, non ci sarebbe scriminante che tenga.

Scorie, teschi, autocompiacimenti, voci, alleanze da brivido, furbate, moralismi di maniera, insofferenza di chi non ha superato la prova dello specchio ed è rimasto fuori…

Sembra esserci di tutto nella politica sinagrese.

Intanto il responsabile della polizia municipale ha rettificato l’ordinanza che dispone il divieto di transito e di sosta in piazza San Teodoro per il prossimo venerdì in occasione degli ultimi comizi, adeguandola fino alle 24.

Così, tra chi ha assunto posizioni chiare, chi dà indicazioni di voto, sicuro della vittoria e chi si prodiga in improbabili ringraziamenti, la palla passa ai “tessitori” impegnati magari nell’improbabile tentativo di sferrare un colpo basso all’ultimo momento (Sinagra non sarebbe nuova ad accordi dell’ultima notte) c’è chi dal palco invita a non cadere nella trappola delle false promesse.

La situazione occupazionale è quella che è non esistono sette lune.

E poi, nella tenzone, si avverte la mancanza di chi, per anni, ha fatto le pulci alla maggioranza.

Interrogazioni, richieste di spiegazioni, a volte inevase, un po’ su tutti gli aspetti della vita amministrativa.

Intanto la clessidra scorre e tutti vigilano su tutto.

Enzo Caputo

Redazione Scomunicando.it

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