Già in passato, ad esempio per il piano socio sanitari del distretto di Messina abbiamo dovuto ricorrere all’assessorato regionale alle politiche sociali per impedire la crociera nel mediterraneo e utilizzare la somma di € 558mila per servizi essenziali alle fasce più deboli.
E’ chiaro, l’offrire una crociera a totale o parziale carico dell’Ente Pubblico, è come regalare un dolce o un mazzo di fiori al vicino di casa. Significa guadagnarsi simpatia e sentirsi gratificati.
Meglio ancora se all’utilizzo del regalo partecipiamo anche noi. E’ giusto concedere il superfluo e contemporaneamente negare l’indispensabile? Se l’altro nostro vicino è un non autosufficiente, un malato di Alzhaimer, un disabile, un anzianissimo che vive solo, una persona con un reddito al di sotto della soglia della povertà che non riesce a sfamarsi per tutto il mese, comunque un cittadino in condizioni di disagio, non è prioritaria l’esigenza di garantire ad essi servizi alla persona efficienti?
Purtroppo invece gli esclusi dall’intervento pubblico che versano in condizioni precarie o drammatiche o che sperano solo nella famiglia di appartenenza o nella solidarietà, sono tanti, troppi!
Il tempo delle vacche grasse, se mai è esistito, non c’è più. I trasferimenti agli Enti Locali sono diminuiti e ancor più tendono a contrarsi al punto tale che tanti comuni sono sull’orlo del dissesto.
La missione dell’Ente Locale è quella di offrire protezione sociale per i bisogni essenziali, servizi pubblici di qualità, promuovere sviluppo e lavoro. Troppi comuni invece usano ancora il sistema della festa e della frusta: impongono percentuali alte di addizionale Irpef e tariffe e tasse (ad esempio per i rifiuti) insopportabili, ma organizzano feste, gite, cosiddetti soggiorni termali in paesi coperti dalla nebbia e.. persino crociere.
Fanno mancare le cure domiciliari e lasciano alle famiglie e alle badanti e al volontariato l’onere dell’assistenza.
Coloro i quali sono in condizioni estreme e magari necessitano di un infermiere, un fisioterapista o soltanto di una assistenza reale contro la solitudine e non hanno una famiglia restano invece abbandonati. Quo usque tandem?
I Segretari Generali
SPI-CGIL – FNP-CISL – UILP-UIL
Locorotondo – Cugno – Catania