Questo in occasione della presentazione del libro, martedì 17 agosto a Castel di Lucio.
“Ringrazio Armenio Editore e la Federazione Agricoltori Siciliani, per aver consentito che il ricavato della vendita del libro possa essere interamente versato sul cc del comune di Castel di Lucio dedicato a lenire i danni subiti da agricoltori e allevatori a seguito dei violenti incendi che hanno devastato il territorio”.
A dichiararlo e Francesco Calanna autore del libro “dalla riforma agraria alla costituzione della banca della terra” che sarà presentato proprio il 17 agosto a Castel di Lucio alle ore 18,00 in piazza Municipio con gli interventi di Salvatore Giarratana, Antonio Matasso e di Giuseppe Nobile.
i prossimi appuntamenti già programmati:
– 17 agosto 2021, Castel di Lucio, Piazza Municipio, ore 18,00;
– 19 agosto 2021, Castel di Tusa, Anfiteatro del Tus’Hotel, ore 19,00;
– 22 agosto 2021, Raccuja, Castello Branciforte, ore 19,00;
– 31 agosto 2021, Ficarra, Convento dei Cento Archi, ore 19,00;
– 7 settembre 2021, Mistretta, Villa Comunale, ore 18,00;
– 20 settembre 2021, Palermo, Palazzo dei Normanni, Sala Gialla, ore 11,00.
“Dalla Riforma Agraria alla Banca della Terra”
di Francesco Calanna
La Federazione Agricoltori Siciliani, nell’ambito delle proprie attività associative, in collaborazione con Armenio Editore e con l’autore, promuove un calendario di presentazione
del libro “Dalla Riforma Agraria alla Banca della Terra” con la prefazione di Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Agricoltura.
Una narrazione schietta di fatti ed accadimenti con le luci e le ombre che hanno caratterizzato la Riforma Agraria in Sicilia.
Uno spaccato di storia siciliana degli ultimi sessant’anni con i riflettori accesi sulla più importante riforma economica e socio-politica che ha interessato l’Isola.
In particolare il libro analizza il ruolo svolto dall’ERAS (Ente Riforma Agraria in Sicilia) e poi dall’ESA (Ente di Sviluppo Agricolo), che ne ha proseguito, innovando, la missione e le infiltrazioni mafiose che hanno caratterizzato tutto il percorso di riforma fino ad arrivare al primo protocollo di legalità del 2014 sottoscritto dall’ESA e dal Ministero degli Interni per il tramite della Prefettura di Messina, finalizzato a contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa e di ingerenza criminale nei provvedimenti di rilascio di concessioni, assegnazioni, riscatti ed affrancazioni dei terreni nella titolarità dell’ESA.
Nel 2014, infine, si chiude la lunga stagione della Riforma Agraria e l’Assemblea regionale siciliana scrive una pagina alta approvando la Legge regionale n. 5 del 28 gennaio 2014
e fissando termini e scadenze per le concessioni in atto e avviare, entro tre anni, il censimento dei terreni ancora nella disponibilità dell’ESA e conferibili alla Banca della Terra ed
oggi già in parte assegnati.