“Come è emerso anche nel corso di alcune inchieste e come hanno riferito alcuni pentiti – ha proseguito Sonia Alfano – c’è un noto avvocato che a Barcellona Pozzo di Gotto coordinava in quel periodo i collegamenti tra la mafia, in particolare il clan Santapaola di Catania, e i servizi segreti deviati. Mio padre quando è stato ucciso stava indagando su una truffa agrumicola all’Ue, e sono certa che questo ha dato fastidio non solo ai boss. Inoltre come ha ammesso lo stesso procuratore dell’epoca Olindo Canali a Barcellona Pozzo di Gotto, il giorno in cui fu ucciso mio padre, c’era la presenza di Ros, Sisde e Sco: questo non credo sia casuale”.
Domani a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) si ricorderà il giornalista, con una messa alle ore 11 cui parteciperà anche il Presidente di IdV On. Antonio Di Pietro, con la deposizione dei fiori alla targa commemorativa in Via Marconi e con un convegno alle 17.30 al Palacultura “Bartolo Cattafi”, con gli interventi di numerose personalità della politica e della società civile impegnate nell’antimafia. A proposito dell’anniversario Sonia Alfano ha aggiunto in seguito: “Trovo incommentabile il comunicato stampa del senatore Nania così come la tradizionale farsa dell’amministrazione comunale di scindere le celebrazioni nel tentativo di appropriarsi di un ricordo che non gli è mai appartenuto”.
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