«Un bel regalo alle mafie che, attraverso prestanome e societàfinanziarie di comodo, potrebbero facilmente rientrarne in possesso. Insomma, un enorme passo indietro nella strategia di lotta ai patrimoni illegali condotta sino ad oggi. Un errore gravissimo che farebbe rigirare nella tomba Pio la Torre che ben aveva intuito il valore fortemente simbolico della confisca e del sequestro dei beni di provenienza illecita agli uomini d’onore». Lo ha dichiarato il deputato europeo dell’Idv e presidente dell’Associazione nazionale familiari vittime di mafia, Sonia Alfano.
«Tuttavia – ha aggiunto -, rimane ancora da affrontare il problema concreto della disponibilitàdelle risorse necessarie per rendere questi beni pienamente fruibili da parte delle associazioni o degli enti a cui vengono affidati. Senza dimenticare quello sollevato giustamente, anche recentemente, dall’Associazione dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili sui mancati risarcimenti dello Stato i familiari delle persone uccise dalle mafie per mancanza di fondi che potrebbero arrivare, se passasse l’emendamento, dalla vendita dei beni confiscati».
«Visto che questo governo ha più volte annunciato di voler combattere e sconfiggere le organizzazioni criminali ” ha concluso Alfano -, basterebbe che stanziasse in Finanziaria le risorse necessarie per dare una soluzione concreta a questi due problemi.
Sarebbe il segnale che vuol fare sul serio e non limitarsi alle mere parole, come fatto sino ad ora».
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