Ed è proprio dentro questa stupenda cornice, che nasce il progetto “Jalari oltre le pagine”, che sabato 11 gennaio ha preso il via con il primo evento svoltosi all’interno di Casa Jalari, che gli eredi Pietrini-Giorgianni hanno voluto aprire, per accogliere i tanti amanti della cultura giunti da diverse parti della provincia nella sala grande, riscaldata per l’occasione dal monumentale camino in pietra.
Il primo evento
il libro
Una silloge di canti blues in cui classico e contemporaneo talora dialogano, talora si schiaffeggiano. L’autore si sofferma a conversare con voci amate ormai lontane e con figure storiche, che diventano personaggi di un piccolo eppure smisurato epos. La misura infatti è quella dell’epillio, forma antichissima, che tuttavia può apparire appena sbocciata e si configura come la modalità espressiva ideale per un tempo in cui gli eroi hanno smesso di esistere e se ne vanno a spasso per una Grecia che non è mai esistita, ma che ci piace continuare a raccontarci. Altrimenti non sapremmo a chi rivolgerci per trovare la voce giusta con cui ridere sguaiatamente o piangere senza ritegno.
Nicola Russo
Nicola Russo è nato nel 1971 a Barcellona Pozzo di Gotto, dove vive e insegna latino e greco al liceo classico. Devoto ai jazzisti del be-bop, ai narratori noir francesi e ai lirici greci, ha al suo attivo due opere narrative Nuoto a rendere del 2007 e L’idraulico cieco del 2013. Nel 2017 giunge all’esordio poetico con Contemporaneo di Ninive a cui seguono nel 2019 Non bisogna mai attraversare Abbey Road e nel 2021 Elogio della voragine e L’ombra della sera.