La SRR Messina Provincia prende una posizione netta sull’aumento della tariffa di conferimento dei rifiuti solidi urbani indifferenziati
La SRR Messina Provincia prende una posizione netta sull’aumento della tariffa di conferimento dei rifiuti solidi urbani indifferenziati operato dalla Trapani Servizi Spa, che andrà a gravare sui cittadini.
Nel corso di una riunione straordinaria dell’assemblea dei soci sono stati affrontati punti focali relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani con particolare attenzione per l’aumento del costo di smaltimento in discarica.
Nelle scorse settimane la Trapani Servizi Spa società che gestisce il trattamento dei rifiuti ed il conferimento di 27 comuni della SRR Messina Provincia dopo aver sottoscritto, nello scorso mese di marzo un contratto impegnandosi ad effettuare il servizio ad un determinato costo, ha comunicato che un nuovo aumento del costo di conferimento che in termini pratici si aggira a circa 140 euro a tonnellata ovvero un incremento di circa il 60%. “Questa situazione – ha commentato il direttore generale della Srr Messina Provincia, Giuseppe Mondello, costringerà i Comuni a rivisitare obbligatoriamente al rialzo la pianificazione finanziaria già approvata già a partire dal 2024. Ciò a discapito dei Cittadini che, a fronte dell’impegno ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata sono costretti a pagare prezzi esosi”.
A questo vanno ad aggiungersi i maggiori costi di trasporto in discarica dovuti al cambio di località per il conferimento.
A fronte di questa situazione con gli aumenti comunicati da Trapani Servizi Spa ritenuti ingiustificati e non sostenibili anche per le casse dei Comuni, la SRR Messina Provincia ha scritto al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale all’Energia ed ai Servizi di Pubblica Utilità, all’Assessore Regionale al Territorio ed all’Ambiente, al Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti e al Prefetto di Messina per chiedere un immediato intervento. Oltre ad invitare le istituzioni a trovare soluzioni per l’abbassamento della tariffa di conferimento, la SRR Messina Provincia sollecita un aiuto finanziario a sostegno dei 27 comuni costretti a fare i conti con costi fuori mercato ed incompatibili con la pianificazione del piano finanziario Tari.
La SRR Messina Provincia, nell’evidenziare le carenze della Regione Siciliana, nella gestione della problematica sottolinea la necessità di “individuare nuovi impianti per poter superare l’emergenza ed evitare ulteriori peggioramenti”.
Nel corso dell’Assemblea è stato evidenziato anche l’incongruità relativa la messa in sicurezza della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea per la quale la SRR Messina Provincia ha ottenuto, dai fondi PNRR, un finanziamento di 12 milioni di euro a fronte di un progetto esecutivo di oltre 23 milioni di euro redatto dallo Studio Ministeri & Associati s.r.l. a seguito di incarico professionale assegnato dal Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti. “La differenza di oltre 11 milioni di euro tra quanto finanziato e quanto previsto dal progetto – ha spiegato Giuseppe Mondello – evidenzia la necessità da parte Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti di provvedere alla copertura finanziaria considerando che la SRR Messina Provincia non può fornire direttamente la parte mancante per la messa in sicurezza dell’impianto”.
Nel quadro generale della problematica rifiuti, in una possibile reale e concreta soluzione, si inquadra la realizzazione del polo impiantistico per la produzione di biometano e compost di qualità, per il recupero di materia dal trattamento di rifiuti urbani, con inclusione e adeguamento delle strutture esistenti, nel Comune di Mazzarrà S. Andrea. “Nonostante siano già state concesse le preventive autorizzazioni – ha aggiunto Mondello – si attende ancora il rilascio del PAUR che consentirebbe, da un lato l’attivazione dell’impianto di recupero del percolato dalla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, e dall’altro la realizzazione del polo impiantistico”. La SRR Messina Provincia quindi chiede di accelerare l’iter per il rilascio della documentazione. “Questo porterebbe – ha concluso Mondello – ad una soluzione concreta e ad una ottimale gestione delle risorse pubbliche”.
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