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STAGE & SPOT – “i Pupi” nella comunicazione “griffata”


Le vie della “comunicazione” sono infinite, tante, variegate, complesse, attuali ed in un progetto di formazione che parla di marketing non si può non addentrarsi nei meandri del “comunicare”, diventando anche protagonisti e creativi.

Insomma creatori di spot.

Questo è quello che sta accadendo a Brolo alla YES Formazione Vacanze Mare.

Il progetto – che rientra nel quadro degli interventi didattici formativi  della scuola – consiste nel creare una vera e propria sezione tecnica dedicata alla realizzazione di uno spot pubblicitario, passando dall’incontro con il Cliente, per capirne le esigenze, alla pianificazione del testo, allo studio del progetto, alla realizzazione del set fotografico, alla pianficazione dei dettagli di produzione ed infine al passaggio del montagggio in post produzione.

Cliente d’eccezione è la linea “I Pupi” creata dal gruppo “Griffe” partner del progetto di formazione voluto da Marinella Ricciardello.

Alla fine lo spot, approvato dal Cliente, sarà messo sul web per sponsorizzare un marchio nato per evidenziare le caratteristiche Siciliane, divenuto oggetto di studio per i ragazzi di Scordia e Trebisaccia, ed oggi fenomeno di moda emergente.

Nell’idea dei ragazzi tutto rotea intorno “allo scudo”, che rappresenta il mezzo con la quale l’uomo, cioè il Pupo, difende la donna, cioè la Pupa, – come si legge nel sito dell’azienda –  tramite la passione, rappresentata dal  bacio.

Ma  alla fine lo spot, per i ragazzi, vuol dire anche “rinunciare alla guerra”… credendo nel “sogno dell’amore”.

Il creatore del marchio “I Pupi” è Marcello Casella, imprenditore di Caltanissetta, responsabile del marketing del gruppo “Griffe”, oggi una catena di profumerie tra le più gettonate sul territorio ha inconrtrato i ragazi durante lo stage..

L’azienda – ha raccontanto Marcello – nasce 30 anni fa ed in pochi anni si è evoluta da parrucchieria uomo/donna con annessa una piccola profumeria, per divenire quella che è oggi:un gruppo di qualità e successo.

Nel presentare l’azienda durante l’incontro con i ragazzi Marcello Casella ha parlato del fattore umano “la dedizione al lavoro dei suoi genitori, il ruolo della famiglia che ha creduto in questo progetto, i sacrifici necessari per raggiungere gli obiettivi”  ed ha focalizzato un punto  –  quasi una lezione etica per i ragazzi che hanno seguito con grande attenzione l’incontro – “che non sia mai il guadagno e la vanità a stimolare l’azione, ma la fiducia nel progetto, la conoscenza del mercato, la voglia di speriemtarsi ed innovarsi e sopratutto il buon rapporto umano all’interno di un gruppo motivato”.

Questo dice Casella “ha fatto la “differenza”.

Ed oggi il Gruppo Griffe conta ben 12 punti vendita, dalla Sicilia alla Calabria, (10 di questi sono profumeria e accessori, e 2 solamente accessori).

Nel suo incontro l’imprenditore Marcello Casella ha affermato che: “Nella vita l’importante è fare ciò che si vuole fare, questo può permettere di realizzare anche i sogni”.

“Ho creduto da subito in questo progetto – dice Marcello parlando della linea “i Pupi”– e l’obiettivo  è quello di creare nuovi mercati e spazi commerciali, siamo in una fase di valutazione, stiamo testando bisogni ed esigenze della clientela in rapporto al prodotto ed alle sue caratteristiche … scelte attente perchè oggi il mercato subisce scosse di recessione e non ci sono spazi di recupero se non si azzeccano le mosse giuste”.

Scelte responsabili, aggiungiamo noi, perchè Griffe ed il suo gruppo vuol dire anche occupazione, posti di lavoro, sviluppo di un indotto importante e poi, per la Costa Saracena è un marchio che diventa il simbolo di un territorio ricco di bellezze e di meraviglie, appunto come i prodotti dela linea “i Pupi”

Casella ha poi sottolineato l’importanza della formazione del personale, che deve esserre preparato professionalmente, e ci vuole un grande investimento nelle risorse umane. Personale che deve sviluppare anche doti di comunicazione ed affabilità per creare con la clientela rapporti di fiducia dove il senso di affidabilità è prioritario.

Un incontro certamente zeppo di contenuti e “messaggi”, i ragazzi si erano documentati sull’azienda, sul posizionamento all’interno del mercato, su come modulare l’idea dello spot – budget & target” in un incontro preparatorio condotto da Massimo Scaffidi, esperto in comunicazione e pubblicità – ed hanno perfettamente compreso il passaggio ricco di pathos che Marcello Casella ha sottolineato quando ha detto “che bisogna lavorare, ricordando cosa si ha e cosa si ha avuto, soffermandosi e proponendo a se stesso sempre di più”.

Un modo di pensare che trova in perfetta sintonia la tutor dello stage Marinella Ricciardello, oggi rappresnetate in Italia della Seg la grande scuola di formazione Svizzera, che non smette mai di ripetere ai ragazzi che partecipano ai corsi, qui a Brolo, che “nella vita, con la giusta convinzione si può ottenere ciò che si desidera e che gratifica.

Non bisogna farsi spaventare da situazioni inopportune che sembrano distruggere i propri sogni – aggiungendo – un buon marinaio si vede quando il mare è in tempesta“.

All’incontro hanno partecipato i ragazzi di Scordia (Liceo Scientifico E. Majorana) – Progetti Agire per Progredire , Agire per Aiutare – C-5-FSE02-POR_SICILIA-2012-646.

Quelli dell’Istituto di Trebisacce (Gaetano Filangieri) – il progetto ha come titolo STAGE COMMERCIALE E STAGE TECNICOC-5-FSE04-POR_CALABRIA-2012-29 

 

Lo spot è stato reakizzato dai ragazzi  di Scordia del Liceo Scientifico “E. Majorana”

I PROTAGONISTI DELLO SPOT:

Ambientazione e set: Castello dei Lancia di Brolo.

La storia:

Il cavaliere pensieroso munito di armatura e scudo, simbolo di protezione, esce dal castello per andare ad affrontare un grande duello, una guerra che lo terrà lontano dalla sua terra che forse non rivedrà mai più.

Per timore che ciò accadesse il giovane cavaliere malinconico torna al castello dove incontra una bellissima principessa, qui la scena è animata da profondi scambi di sguardi tra i due giovani.

La dama con eleganza e già perdutamente infatuata osserva il cavaliere dal balcone ma un improvviso colpo di vento le fa volare il foulard.
Il giovane lo recupera porgendolo alla dama, la quale felice per il gesto lo ringrazia con un intenso bacio, simbolo di passione.

Chi ha creato lo spot:

I ragazzi provenienti Scordia (Liceo Scientifico E. Majorana): 

disegnatore e regista: Federico Scollo

pupo:  Marco Lussi

pupa: Debora Calleri

fotografa: Alice Senia

ragazze immagine: Nicoletta Dammone, Letizia Garofalo, Martina Petralia,  Emanuela Mancuso, Favia Lombardo, Debora Calleri e Federica La Bianca e Patrizia Lanza del Istituto Tecnico Commerciale Geometri Programmatori Turismo “Gaetano Filangieri” di Trebisacce

 

La linea commerciale “I Pupi”. Bags and Passion

BORSE E PASSIONE : il logo che caratterizza la linea rispecchia esattamente quello che nel XIX secolo le opere teatrali delle marionette rappresentavano:
La passione, la tenacia, la difesa, l’amore

È questo quello che oggi rappresenta la linea pupi bags.

TUTTO IL SIGNIFICATO E’ RACCHIUSO NEL LOGO

I pupi (dal latino pupus, i, ‘bambino’) rappresentano uno dei prodotti più originali della cultura siciliana. Si tratta delle tipiche marionette armate di quel teatro popolare, di presunta origine spagnola, che fu attivo a Napoli e, in particolare, dagli inizi del XIX secolo, in Sicilia, dove raggiunse rapidamente enorme popolarità. Silvio D’Amico li ha definiti ”il fenomeno teatrale italiano più importante dopo la Commedia dell’Arte ed il Melodramma”.

Il materiale tematico per gli spettacoli dei pupi è fornito dalle leggendarie gesta di Orlando e degli altri paladini di Francia, di Carlo Magno contro i Saraceni e, in genere, dei personaggi del mondo cavalleresco comuni al repertorio dei cantastorie.

I pupi esprimevano un’idea epica e drammatica del mondo: nelle varie contrapposizioni tra Bene e Male, cristianesimo e paganesimo, lealtà e tradimento, rispetto o disdegno delle regole sociali, emergevano conflitti e aspirazioni del sentimento popolare della gente, in una Sicilia da sempre teatro di diverse civiltà e di molteplici e antitetiche fedi religiose.

Il teatro dei pupi si caratterizza proprio per la trasmissione di alti codici etici di comportamento quali la cavalleria, la lotta per la giustizia e la fede, l’alto senso dell’onore unitamente alla spinta alla difesa dei propri valori contro ogni logica di rassegnazione e sottomissione.

È un teatro che riesce a riprodurre in maniera sublime quel sentimento epico ed eroico che dalle Chansons de geste ai capolavori di Boiardo e Ariosto segna la formazione di una visione etica e poetica del mondo.

Soprattutto nel passato, gli spettacoli erano caratterizzati da una straordinaria partecipazione e identificazione del pubblico che, non di rado, è sceso materialmente in campo in difesa dell’eroe buono – un Orlando, o un Rinaldo, o un Ruggiero – minacciato dal cattivo Gano di Maganza o dal moro Rodomonte.

Anche se ai giorni nostri l’Opra dei pupi non gode più dei fasti degli anni precedenti, essa continua a mantenere ben salda la sua intensa carica di tradizione e di simbolo forte della cultura siciliana.

Punto di riferimento fondamentale per la salvaguardia di tale patrimonio artistico è oggi il Museo delle Marionette “Antonio Pasqualino”di Palermo che accoglie circa tremila pezzi tra pupi, marionette e ombre sceniche, nonché una sezione dedicata alle marionette provenienti dall’estremo oriente ed alcuni esempi di marionette napoletane.

I pupi siciliani vantano, inoltre, un riconoscimento assegnato a poche altre espressioni culturali e tradizionali: nel 2001, infatti, sono stati proclamati dall’Unesco «Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità».

I dettagli

Produzione italiana e  façon esclusivamente siciliana.

I MATERIALI

PVC spalmato, vacchetta naturale e metalleria in ottone.

Il logotipo, composto da quattro figure ha una particolare lettura.

Il PUPO, che rappresenta l’uomo, difende la PROPRIA AMATA mediante lo SCUDO, simbolo del coraggio.

L’amata ricambia il gesto eroico con il BACIO simbolo della passione.

Ogni articolo della collezione I PUPI prende il nome da un personaggio della famosa OPERA DEI PUPI.

Nicoletta Dammone

 

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