Il gregge avrebbe divorato le colture.
Un pastore gelese è stato rinviato a giudizio per stalking. La singolarità della notizia sta nel fatto che, il presunto responsabile del reato avrebbe vessato il suo ‘rivale’, un imprenditore agricolo, utilizzando le sue pecore.
Gli atti persecutori, infatti, reiterati nel tempo, si sarebbero sostanziati nell’invasione di poderi di proprietà della vittima, dove il gregge avrebbe divorato le colture o, quanto meno, le avrebbe rese inutilizzabili.
Il Gup di Gela, Paolo Fiore, su richiesta del Pm, Federica Scuderi, ha quindi rinviato a giudizio il conduttore di un ovile, Maurizio Trubia, di 51 anni, marito della proprietaria del gregge, e un collaboratore di origini rumene, il 41enne Stefan Dumitru, che dovrà rispondere con lui dei reati di danneggiamento e pascolo abusivo.
Dalla ricostruzione si è evinto che gli atti persecutori andavano avanti da circa quattro anni – come riferito dall’Ansa – e causato danni per oltre 50 mila euro. L’imprenditore agricolo, con una decina di contadini, ha trovato la forza di denunciare le vessazioni subite dal Trubia (che risulta già inquisito per estorsione ed associazione mafiosa), ribellione che avrebbe poi innescato anche atti di ritorsione, tra cui l’aggressione ad opera di un branco di cani del pastore.
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