Si infatua della collega e un semplice rapporto di lavoro si trasforma in ossessione e in incubo. Vittima del nuovo caso di stalking, a Palermo, e’ una donna 41enne, che non voleva cedere alle avances di un coetaneo. Tutto ha inizio nel 2006, i due lavorano nello stesso ufficio: due chiacchiere, qualche messaggio, nulla di piu’. Ma cominciano gli sms insistenti, le innumerevoli telefonate, le minacce e le offese pur di ottenere l’attenzione dell”amata’.La donna informa i suoi superiori, che decidono di trasferire l’uomo per evitare spiacevoli inconvenienti sul posto di lavoro. Ma lui insiste e la corte asfissiante si trasforma in persecuzione, tanto da spingere la donna a denunciare i fatti e la paura per la propria incolumita’ ai carabinieri della Stazione Palermo Olivuzza. Cosi’ e’ scattata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, pensando di poter in qualche modo scoraggiare l’uomo. Ma non si arrende, continua a minacciarla, anche telefonicamente, fino a presentarsi sul posto di lavoro della vittima che, spaventata, chiama immediatamente i carabinieri che rintracciano lo stalker, lo arrestato in flagranza per violazione delle prescrizioni della misura cautelare impostagli e lo trattengono nelle camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo. (AGI) Mrg/Mzu
