Nel pomeriggio di lunedì 04 giugno 2016 i Carabinieri della Stazione di Santo Stefano Medio e della Compagnia di Messina Sud hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, G.M., pregiudicato messinese classe 1974, ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti della ex convivente.
Una storia che andava ormai avanti da molto tempo, tra continui pedinamenti, molestie a mezzo telefono e minacce di morte. E che è venuta alla luce grazie alla decisione della donna di denunciare tutto ai carabinieri. Secondo quanto denunciato dalla donna, la convivenza con G.M. era sempre stata difficile e turbolenta, a causa dell’abituale abuso di sostanze alcoliche da parte di quest’ultimo e dei comportamenti aggressivi che puntualmente ne conseguivano. Dopo l’inevitabile interruzione della convivenza, avvenuta nel 2015, erano iniziati i pedinamenti, le persecuzioni a mezzo telefono e le continue minacce, che con il tempo diventavano sempre più gravi e pressanti. L’uomo, oltre a minacciare di morte la ex convivente, aveva anche minacciato atti autolesionistici, che avrebbero costretto la donna a vivere con il rimorso. La situazione era addirittura peggiorata nell’ultimo mese, in quanto G.M. si era convinto che la donna avesse intrapreso un’altra relazione sentimentale ed era quindi diventato ancora più assillante. Le telefonate ed i messaggi, pesantemente accompagnati da ingiurie e gravi minacce, si erano ulteriormente intensificati. Inoltre, l’uomo aveva iniziato a spiare gli spostamenti della ex convivente mediante un’applicazione che lui stesso aveva installato sul suo telefono, chiedendo giustificazione dei movimenti effettuati. Nei giorni scorsi, la donna, giunta al limite della sopportazione e temendo ormai con ragione, come si vedrà, per la propria vita, decideva finalmente di presentarsi ai Carabinieri per denunciare i fatti e per porre fine a queste persecuzioni. Ed infatti, da ultimo, in data 24 giugno 2016 G.M. aveva cosparso di benzina l’appartamento di proprietà della ex convivente minacciando di dargli fuoco e soltanto il tempestivo delle Forze dell’Ordine riusciva ad evitare che l’uomo portasse a compimento la sua azione delittuosa; nell’occasione G.M. veniva tratto in arresto in quanto ritenuto responsabile del reato di cui agli artt. 56, 423, co.1, 425, co.1 n.2 codice penale. Le indagini, che erano state già in precedenza immediatamente avviate dai Carabinieri della Stazione di Santo Stefano Medio e della Compagnia di Messina Sud e coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Roberto Conte, consentivano poi di raccogliere numerosi elementi a riscontro dei fatti denunciati, così da delineare con precisione le condotte di G.M. e le sue responsabilità in ordine al reato contestato; pertanto il GIP del Tribunale di Messina, accogliendo in pieno la richiesta del P.M., ha tempestivamente emesso nei confronti dell’uomo la misura della custodia cautelare in carcere. Va evidenziato che tale risultato è stato reso possibile dalla fiducia manifestata dalla vittima nei confronti dell’Autorità Giudiziaria e delle Forze dell’Ordine, che ha permesso un intervento rapido a sua tutela, scongiurando il rischio di eventi ancor più gravi. Dopo le formalità di rito, G.M. è stato tradotto presso la casa circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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