STEFANIA – Un anno di Miss Italia
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STEFANIA – Un anno di Miss Italia

Montecatini Terme sostituisce Salsomaggiore dopo 41 anni.

Il ritorno di Fabrizio Frizzi alla conduzione delle due serate di Raiuno.

Il titolo torna in Calabria: una studentessa cantante di Sinopoli, Stefania Bivone, vince con il 75% dei voti. Francesca Testasecca e l’abito tricolore di Gattinoni.

Porte aperte alle miss con la taglia 44; il lancio di un nuovo titolo molto atteso,  Miss Italia Sport, e di un moderno bon ton per  le ragazze.

Nell’anno della semplicità e della moderazione, tre miss vengono escluse a causa di immagini di nudo apparse su internet. Al centro del dibattito, l’articolo 8 del regolamento del Concorso.

E’ antiquato? Sarà rivisto? A settembre, il mese di Miss Italia, appena terminate le finali, ci lascia Enzo Mirigliani, il patron che ha raccolto da Dino Villani nel 1959 l’eredità del Concorso, rendendolo forte, autorevole e creando, dal 1988,  con Raiuno, il boom degli ascolti televisivi. Tutta la stampa rende omaggio al “signor Miss Italia”, alla sua serietà e alla sua inventiva. La ragazza della porta accanto, una sua idea, non solo uno slogan, diventa il simbolo della linea, che ancora resiste, della manifestazione della bellezza italiana raccolta dalle mani del suo papà da Patrizia Mirigliani già agli inizi degli Duemila. Enzo ha fatto appena in tempo a vedere il ritorno a Miss Italia, dopo nove anni, di Fabrizio Frizzi, il suo pupillo che per 15 anni ha condotto le serate tv.

Non è questa l’unica grande novità, anzi, come una specie di ‘rivoluzione epocale’, dopo 41 anni, gli ultimi 28 consecutivi, le miss lasciano Salsomaggiore e si trasferiscono a Montecatini, una svolta, una ripartenza di notevole significato. I  Centri Termali ‘Il Tettuccio’ e l’’Excelsior’, il Teatro Verdi, l’omonimo viale che attraversa la città diventano i nuovi luoghi cult di Miss Italia. Cambia il limite minimo di età delle miss, e Stefania Bivone, diciottenne calabrese di Sinopoli, studentessa al Liceo Scientifico ma anche all’Accademia di Canto,  riporta il titolo in Calabria dopo due anni.  Sembra un paradosso, ma votano  per lei, quasi compatti, sia il nord che il sud: vince con il 75% dei voti ( 95% dalla giuria). La “Miss Italia cantante” si candida al Festival di Sanremo tramite SanremoSocial.

Ma, prima ancora, bisogna ricordare Francesca Testasecca che ha trasformato il suo titolo  in uno dei simboli dell’Unità d’Italia: la sua foto – stampata su teli di grandi dimensioni – è stata esposta nella mostra di Torino nella sezione “Il volto della Patria” insieme ad altri cinque quadri che documentano la rappresentazione dell’Italia in vari periodi storici. Miss Italia 2010, con l’abito tricolore della maison Gattinoni di Guillermo Mariotto e la corona turrita di Miluna, inneggia al Tricolore e ai fasti risorgimentali. Il 2011 è caratterizzato da una novità ‘che fa storia’: l’apertura del Concorso alle ragazze con la “taglia 44”, finora un tabù apparentemente invalicabile: una rivoluzione, anzi una evoluzione etico-estetica, scrive Lina Sotis sul “Corriere della Sera” o, come spiega Patrizia Mirigliani, un modo per affermare che il mito della magrezza a tutti i costi non è quello di Miss Italia, favorevole, invece, a ragazze sane che si alimentano in modo equilibrato. L’introduzione della ‘44’ e il lancio di “Miss Curve d’Italia Elena Mirò” in tutte le regioni sono commentate in maniera positiva dalla stampa straniera e fanno riflettere il mondo della moda. E’ anche l’anno in cui Miss Italia entra completamente nel web: ridisegna il proprio sito e si mette al passo nel mondo dei blog e dei social network, abbracciando tutto quello che costituisce la nuova comunicazione. 

Nasce “Miss Italia Sport”: tra le centinaia di miss che svolgono attività agonistica vince la toscana Susanna Cicali, campionessa del mondo di canoa, ma fa scalpore anche una nuova linea proposta dalla patron alle ‘ragazze di Miss Italia’, un vademecum per le donne di domani, le future mamme, le prossime imprenditrici del nostro Paese. Non regole, ma suggerimenti di bon ton, di buon comportamento. Un’ondata moralizzatrice si è abbattuta su Miss Italia, un nuovo decalogo di regole e proibizioni che rivoluzionano i canoni estetici, ma soprattutto impediscono di barare, e in fondo anche di omologarsi e di uniformarsi al modello unico di bellezza. E’ il commento di Laura Laurenzi su  “Repubblica” che mette in rilievo l’invito di Patrizia Mirigliani alla semplicità e alla moderazione.

Quindi, no al piercing a vista (su labbra, naso, orecchi), no ai rifacimenti, ai tatuaggi estesi sul corpo, alle extension esagerate, alle unghie  troppo allungate e decorate, alle lenti a contatto colorate, no in sintesi agli eccessi e a tutto ciò che è ‘troppo’.

E, poi, un monito alle giovani: leggete almeno un quotidiano al giorno, tenetevi informate. Nell’anno dell’etica e del ritrovato pudore, appare inevitabile l’esclusione dal Concorso di tre ragazze apparse spogliate su internet. L’articolo 8 del regolamento è in proposito chiaro, ma fa ugualmente discutere: è fuori del tempo, è antiquato? Il rispetto delle regole è al primo posto, ma le regole possono anche essere cambiate. Si vedrà, eventualmente,  in che modo  dice la patron ma non parliamo di ipocrisia, caso mai di coerenza.

Saverio Albanese

 

 

 

 

 

1 Gennaio 2012

Autore:

admin


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