11 dipendente “a secco”
A nulla sono servite le nette prese di posizione dei sindaci del Consorzio Intercomunale e del consiglio d’amministrazione.
A dicembre 2022 dopo molteplici solleciti i dipendenti avevano ricevuto tutti gli stipendi, grazie allo stanziamento delle quote a carico della regione Siciliana. Gli 11 dipendenti del consorzio pubblici servizi, stabilizzati nel 2020 in qualità di dipendenti del Consorzio (ente locale), subiscono ormai da tempo il fatto di essere equiparati a lavoratori cosiddetti (diversi), quando in effetti sono dipendenti pubblici a tutti gli effetti di legge.
“La regione e gli uffici preposti non comprendono questa fondamentale differenza, causando disagi non indifferenti ai nostri 11 dipendenti. Già quest’anno sono 4 le mensilità arretrate”, questo il commento del consigliere Filippo Tripoli componente del CDA presieduto dal dott. Princiotta Cariddi. Il consigliere Tripoli continua: “abbiamo chiesto un vertice con l’assessorato all’economia e siamo in attesa di sapere la data dell’incontro. Inoltre è stato inviato un sollecito, affinché la ragioneria generale della regione provveda allo stanziamento delle somme. L’obbiettivo anche per il 2023 dovrà essere: il passaggio dei nostri lavoratori al regime stipendiale dei lavoratori pubblici, come ente locale il consorzio chiede tutto ciò da tempo”.