E’ la cronaca di un fallimento in campo economico-finanziario e ambientale della politica faraonica delle cosiddette “infrastrutture strategiche” di cui il Ponte rappresenta “l’opera farsa” per gli italiani onesti e “l’opera bandiera” per il governo in carica.
Il WWF chiede che ora si cancelli la Ponte sullo Stretto SpA, concessionaria interamente pubblica, a questo punto del tutto inutile.
Il WWF Italia torna anche a chiede che il Governo destini gli 8,5 miliardi di euro totali previsti per il ponte sullo Stretto di Messina alla messa in sicurezza del territorio del Sud e al potenziamento delle opere ferroviarie e stradali in Sicilia e Calabria in particolare per :
– adeguare la linea tirrenica e potenziare la linea ferroviaria ionica in Calabria e le linee ferroviarie siciliane che collegano Catania, Messina e Palermo;
– intervenire per chiudere finalmente i cantieri della A3 Salerno-Reggio Calabria,
– ammodernare e rendere sicura la SS106 Ionica;
– garantire un servizio efficiente di metropolitana del mare per i pendolari dell’area dello Stretto e rafforzare gli attuali servizi di traghettamento pubblici;
– destinare ingenti risorse alla rinaturalizzazione dei versanti e al consolidamento del suolo e al riassetto del territorio ad alto rischio idrogeologico e sismico .
Cronaca Provinciale