Il suo nome è Gennaro Arma, ha 45 anni, è il capitano della Diamond Princess, il transatlantico bloccato per due settimane in quarantena nel porto di Yokohama a causa del Coronavirus.
Ma per tutti, a bordo, è diventato semplicemente “Brave captain”. Il capitano coraggioso.
Sarà l’ultimo a scendere da quella nave ormai trasformata in lazzaretto.
Lui che per settimane si è preso cura dei passeggeri con una dedizione che va ben oltre il suo ruolo di comandante, motivandoli con annunci dagli altoparlanti diventati attesissimi. A San Valentino ha addirittura recitato una poesia d’amore dopo aver distribuito cioccolatini e torte a forma di cuore accompagnati da biglietti d’incoraggiamento.
Lui che viene da Meta di Sorrento, la stessa cittadina di un altro protagonista di un’altra tragica vicenda a bordo di una nave: si chiamava Francesco Schettino.
“Finalmente non si parlerà più di Meta per la Concordia” sospira qualcuno.
Ma non chiamatelo l’anti Schettino. Gennaro Arma è un uomo che ama il suo lavoro. Un pezzo dell’Italia e di quel sud che si fa onore nel mondo e ci rende orgogliosi di essere italiani.
Ecco, questo è un Capitano.
Fonte Lorenzo Tosa