
“Sandokan” era il nome dato al carro, poco più che un “leoncino” mascherato dal cartone, di un carnevale “antichissimo” che potrebbe, come tante, diventare la foto simbolo di questa mostra, inaugurata ieri alla multimediale di Brolo.
Una foto dove si ritrovano in tanti.. basta guardare attentamente, Antonio, Franco, Carmelo, Cono “Chiavino”, Giovanni, Leonardo, Calogero, Andrea… e che è l’essenza di questa mostra.
Lo splendore della giovinezza prorompente e ribelle, quella di una Brolo che aveva vissuto l’onda lunga del sessantotto, con qualche anno di ritardo, ma ugualmente “rivoluzionaria”, la meraviglia di un paesaggio nella sua trasformazione, anzi devastazione, urbanistica e antropologica.
Sono questi gli elementi, tra i tanti di un lungo filo d’emozioni che prende alla gola, alla mente, al cuore, visitando e guardando i pannelli dove sono posizionate le foto.
La magia dei ricordi, la nostalgia per quegli anni che non torneranno più, la rassicurante certezza che il tempo – appena appena sopendo il ricordo – non ha distrutto alcun entusiasmo, forse ha solo devastato fisicamente qualche “personaggio”.
Ecco la grande bellezza di allora.
Nasce così la mostra fotografica voluta da Marisa Briguglio, l’assessore comunale alle politiche giovanili, che da ieri, 23 dicembre, è esposta nei locali dell’Ufficio Turistico, – sala multimediale “Rita Atria”, in via Marina a Brolo, che ancora una volta si dimostra luogo idoneo ad ospitare manifestazioni di tal fatta e che oggi, anche dopo alcuni interventi di restyling, si pone quale luogo idoneo per attività sociali e culturali di grande interesse come le mostre di quest’estate curate dall’architetto Salvo Gentile nel contest di Marevigliosa Brolo.
Ma tornando all’oggi.
Sono immagini, sono emozioni, sono sentimenti e sensazioni.
Sono i volti sorridenti “dentro” feste private, a scuola, a passeggio, nella villa appena costruita, tratte dai cassetti, da album ingialliti, riposti ormai in scatole dimenticate.
Foto non “fatte” dai fotografi ufficiali del tempo, i Pidonti (anzi qui ritratti con gli amici), i Bacina, Nunzio Pizzino o un giovanissimo Eugenio Gammeri, ma istantanee scattate da papà imbarazzati, ragazzi dilettanti dietro un obiettivo, senza reflex o digitali… foto venute bene anche per caso che diventano testimonianze.
Foto di splendide ragazze che solo il giorno prima erano ancora bambine, di ragazzi che si affacciavano alla maturità, di estati o processioni buone per l’avvio alle iniziazioni adolescenziali.
Volti di giovani che da lì a poco avrebbero affrontato la vita, il lavoro, l’emigrazione e che aspettavano la grande onda della vita, e vivevano quei momenti come il loro “mercoledì da leoni” alla pari di Matt, Jack e Leroy che a cavallo degli anni ’70 sulle spiagge della California aspettavano la grande onda dell’Oceano che li avrebbe consegnati all’età adulta.
Sono foto, come ha detto Irene Ricciardello, il sindaco di Brolo, anche lei tra i volti adolescenziali ritratti ed esposti in questa mostra, che mostrano un paese che abbandonava le sue realtà rurali popolate da un’umanità che aveva il suo quotidiano di vita onesta ma spesso povera grama, e che percorreva nuove strade, in continuo divenire, ripianate dall’asfalto che sottraevano spazi a giardini e agrumeti, che vedevano nascere sui margini un’edilizia, senza identità, scoordinata, mal organizzata che consegnava un paese che avrebbe atteso per anni il lungomare, e dove, il muretto del bar vedeva nascere amicizie e amori e che poi, alcune, finivano al suono del jukebox.
Una mostra interessante, che ha avuto due testimonial d’eccezione, Vittorio Ballato, poeta dialettale, che fotografa in rima il paese e i suoi personaggi e Antonino Speziale, sindaco, insegnante ora scrittore, che ha raccontato, lucidamente, qui tempi, narrando le sue esperienze, parlando di uomini e fatti, di politica e intrecci sociali, regalando immagini di quel paese che aspettava la sua grande onda.
Marisa Briguglio, che ha ringraziato per l’aiuto dato il consigliere comunale Antonella Raffaele e Claudia Ricciardello per la ricerca della foto, ha evidenziato che questo è un primo passo di un grande progetto, quello di raccogliere in un album virtuale gli scatti di quel periodo, conservati nei cassetti, farli rivivere, digitalizzare i vecchi fotocolor, affinchè le foto diventino il tramite fra due vite, quel che eravamo e ciò che siamo, frammenti di passato lungo un attimo, fuggente eppure ancora così attuale.
A condurre l’evento, Massimo Scaffidi, tra i ragazzi di allora.
La mostra dimostra quanto la fotografia sia insostituibile, e come riesca a rendere il senso del tempo che corre senza però cancellare nulla.
Come riesca a bloccare la memoria su un fotogramma, sottraendo quell’attimo al passato, e l’ieri diventa oggi ed è già quasi domani.
Questo progetto dell’amministrazione comunale coinvolge ora decine di persone.
Un grande Amarcord brolese … e potrebbe essere per quei giovani “che siamo stati” occasione per riconoscersi, riallacciare rapporti interrotti dal tempo passato, di scambio, proprio di quelle fotografie di tanti anni fa.
Foto dunque, come ha evidenziato Massimo Scaffidi, che fanno affiorare frammenti di vita, disegnano volti a volte dimenticati, gente conosciuta una sola stagione, presenze senza nome, andati via o rapiti troppo presto dal destino.
Ecco la mostra – che possiamo dire è in workprogress – è dedicata anche a loro.
Altri scatti
… una mostra da vedere
da leggere anche
http://scomunicando.hopto.org/notizie/mostre-le-foto-eravamo-cavallo-degli-anni-settanta-ottanta-brolo/
anche quest’articolo sulle foto di come eravamo entra a far parte del “clan” dei Brolesi, la sezione del nostro giornale dedicata ai personaggi più o meno noti, che hanno caratterizzato la storia del paese.
Se avete voglia di leggere….
BROLESI – I Tripi, da generazioni apprezzati per la professionalità nel difficile lavoro di essere vicino alla morte
DON ENZO CARUSO – UN ANNO FA… A BROLO
SICILIA DA VIVERE – Il “Giornale d’Italia” dedica un ampio servizio al Castello di Brolo
FESTE E TERRITORIO – Oggi quella del Lacco
IL “BARONE” – DAGLI ABISSI ALLE INERPICATE VERSO I COMUNI PIÙ ALTI DELL’ISOLA
BROLESI IN “EQUILBRIO”- CONO BARNÀ E NATALE CALDERARO, INSIEME , IN CIMA AL GOTHA DEL MONDO SCIENTIFICO MONDIALE
Brolo – Tutti meno uno
Ricordando il Vajont – E Brolo, quella mattina, pianse un suo “figlio”
Antonio Agnello – La morte di un imprenditore brolese
Brolesi – Vincenzo Stancampiano, l’arte dell’intarsio e il serio lavoro di artigianoBrolesi –
STORIE BROLESI – LA MAESTRA LETIZIA
Nuovi Poveri – L’onorevole non arriva a fine mese
STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare
SBARCHI & GUERRA – 72 ANNI ANNI FA GLI AMERICANI A MALPERTUSO
RICORDI BROLESI – Vent’anni. Quando la Tiger li festeggiò al Gattopardo
Poeti Brolesi – Vittorio Ballato
Personaggi – Brolo: l’ultimo saluto a “don Nunzio” Giuffrè
NINO SPEZIALE – “Le piene del torrente … e della mia vita”
Mangiar Bene – A Brolo c’è, da sempre, “La Quercia”
LUTTI BROLESI – E’ morto uno dei “padri” del sindacalismo sui Nebrodi.
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DON SABBATURI – A BROLO, LA MORTE DELL’ULTIMO ARTIGIANO
DOLCEZZE BROLESI – Armando finisce tra i quaranta pasticceri fotografati da Giò Martorana
CINEMA E UOMINI – I Vitelloni “Brolesi”
CIAO VINCENZO – Ieri i suoi funerali a Brolo
CAMERA DEL LAVORO – QUELLA DI BROLO È “UNA FUCINA DI FORMAZIONE”
BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”
Brolo e la Guerra – A 70 anni dallo sbarco
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BROLO “GELATO EXPO” – CHI CI SARÀ! ( storia dei bar di Brolo)
BROLO & LA GUERRA – Le foto dello sbarco
BROLO & LA GRANDE GUERRA -“CHI DIEDE LA VITA EBBE IN CAMBIO UNA CROCE”
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BROLO – Si celebra, tra antimilitarismo e commemorazioni storiche, lo sbarco americano del 1943
BROLO – Ordigno bellico rinvenuto in mare a Malpertuso, ultimo testimone dello sbarco degli alleati
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